giovedì 13 ottobre 2016

Intervista ad Amabile Giusti su "C'è qualcosa nei tuoi occhi"




Ringrazio di vero cuore Eleonora per aver intervistato Amabile Giusti per nostro conto, Grazie, grazie, grazie. Ovviamente ringraziamo anche Amabile per aver risposto alle domande della nostra Eleonora, Grazie di vero cuore per la tua disponibilità.
Di seguito l'intervista



                                       



Lodoredeilibri7:Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d'amore?

Amabile: Dall’amore che provo, declinato in ogni sua forma. Dalla profonda empatia che ho verso ogni essere vivente. Dal ricordo della mia adolescenza romantica. Dall’importanza della passione.

Lodoredeilibri7: Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita? C’è uno scrittore/scrittrice che consideri il tuo mentore?

Amabile: Ho sempre letto molto, dunque mi è difficile trovare un solo autore che mi abbia ispirato. Da ragazza ho divorato soprattutto classici e Jane Austen e Charlotte Bronte hanno influito in modo decisivo sulla mia formazione e sulla mia idea di eroina romantica.

L: Può uno scrittore distinguere, tra le sue opere, quella preferita? Tu quale preferisci?

A: Può un genitore preferire uno dei suoi figli? Se però fossi proprio costretta a prendere una decisione, non basata sulle caratteristiche della storia o sulla sua qualità ma sull’emozione provata a scriverla, allora è Odyssea Oltre il varco incantato. Il primo romanzo che ho cominciato e terminato, un innamoramento profondissimo e una scrittura vissuta come una passione travolgente.

L: Quale dei personaggi dei tuoi libri assomiglia più a te?

A: Sicuramente Odyssea. Riservata, insicura, fragile, timida, tuttavia cela una forza nascosta che verrà fuori al momento opportuno.

L: Hai un luogo/stanza dove preferisci scrivere?

A: Il mio studio, ovvero la libreria, la biblioteca, la stanza dei pensieri. Non riesco assolutamente a scrivere altrove.

L: Hai rituali ‘propiziatori’ che segui?

A:No, nessuno. Scrivo e basta. L’unica condizione imprescindibile è essere serena dentro. Se ho qualche turbamento, la creatività si eclissa e la mia mente si svuota.

L: Stili una scaletta prima di scrivere un romanzo o vai dove ti porta la storia?

A: Le scalette inibiscono la mia fantasia e paralizzano l’immaginazione. Più che altro stendo una trama di massima, molto generica, coi punti fondamentali, e poi procedo a ruota liberissima.

L: Raccontaci l’emozione del tuo primo libro pubblicato.

A: Si trattò di “Non c’è niente che fa male così”, pubblicato da Baldini e Castoldi nel 2009. Una fortissima emozione, un sogno che trovava compimento. Poi, purtroppo, le cose non sono andate molto bene per varie ragioni, ma nessuno può privarmi del ricordo di quella, pur passeggera, felicità.

L: Io ho amato, letteralmente, la storia di Marcus e Penny (che troviamo in “Tentare Di Non Amarti”) e, Francisca e Byron (nell’ultimo romanzo “C’è Qualcosa Nei Tuoi Occhi”). Sei riuscita a descrivere Marcus e Francisca, due personalità molto dure e nello stesso tempo così fragili. Come ci sei riuscita?

A: Sono fortemente affascinata dai personaggi duri, difficili, dai finti cattivi. Adoro le loro contraddizioni, conoscerli e raccontarli è un viaggio interessante. Marcus e Francisca sono semplicemente esseri umani, coi loro errori e le loro imperfezioni, come lo siamo tutti quanti, chi più chi meno.

L: Pensi che qualcosa in questi personaggi non sia arrivato ai lettori?

A: Credo che Francisca sia stata giudicata male fin dal primo libro. I più l'hanno liquidata come cattiva, solo perché ha adottato un comportamento non proprio esemplare per ottenere il suo scopo. Ma la mia domanda è: nella stessa situazione, voi cosa avreste fatto? Se non aveste avuto nessuno sulla terra, se aveste corso il rischio di perdere la vostra unica ancora di salvezza?

L: Voglio farti una domanda ‘difficile’ per una scrittrice, scegliere tra i suoi protagonisti. Chi sceglieresti tra Penny e Francisca? E tra Marcus e Byron?

A: Non posso scegliere, nella maniera più assoluta. Io li amo tutti e li ho raccontati con lo stesso amore. Per me Marcus non è migliore di Byron né viceversa, e non voglio bene a Penny più di quanto ne voglia a Francisca. Ripeto, sono tutti miei figli.

L: Quale delle protagoniste donne ti assomiglia di più?

A: In assoluto Odyssea. Rispetto ai due new adult, un po’ e un po’. Ho qualcosa di Penny e qualcosa di Fran. E, forse ti stupirà, ma in me c’è anche molto di Marcus.

L: Penso di esprimere il pensiero di molte chiedendoti, come sei riuscita nel primo libro a rendere Francisca così tanto insopportabile, e renderla nel secondo così tanto dolce? Giuro in certi punti avrei voluto entrare nel libro e abbracciarla e dirle “ehi Fran, si risolverà tutto, vieni a vivere con me”. Completamente opposte!!!

A: A mio parere non è insopportabile neppure nel primo libro, è una ragazza che a dodici anni è stata violentata dal patrigno e per questo ha tentato il suicidio: direi che un po’ di durezza ci sta. Chi non odierebbe il mondo intero con queste premesse? Chi non tenterebbe di attaccarsi all’unica luce rimasta in mezzo al buio? Nel seguito, la si conosce un po’ meglio, vengono fuori i suoi pensieri più reconditi ed è più facile immedesimarsi, ma alcuni aspetti della sua terribile infanzia già sono presenti in Tentare di non amarti, solo che molti lettori li hanno trascurati, etichettandola come cattiva e basta. Mi auguro sia dipeso dal grande amore per Penny, e non dalla mia incapacità di raccontarla bene. Talvolta il dubbio mi attanaglia. Comunque, se fosse stata una vera cattiva, non ci avrei scritto su un libro. Io sono affascinata dai personaggi combattuti, non da quelli monolitici.

L: Consigliaci un libro non tuo.

A:Non posso che menzionare le due autrici che ho citato prima, e i loro titoli che amo di più: Persuasione e Jane Eyre.

L: Qual è il prossimo passo di Amabile Giusti?

A: Scrivere sempre, fermarsi mai fino all’ultimo respiro.

L: Per ultimo, vorrei farti una domanda che hai sempre desiderato ti venisse fatta ma che non ti hanno mai fatto.

A: Di certo non: quando esce il seguito di Cuore nero? Pare sia la domanda più gettonata, qualsiasi cosa io pubblichi. Scherzi a parte, sai che non lo so? Ogni domanda è ben accetta per me e mi rende felice. Dimostra attenzione e cura, chi me la pone ha pensato a me, mi ha dedicato il suo tempo e mi ha dimostrato il suo affetto. Quindi va bene anche la domanda a proposito di Cuore nero, alla quale al momento potrò rispondere sempre nello stesso modo, ossia non lo so. ;)

2 commenti:

  1. E' sempre bello conoscere i pensieri, le ambizioni, i sogni di un'autrice, specie se tanto amata come Amabile. Aiutano a capire meglio la "persona" che si cela dietro ciò che ci ha fatto sognare. Mi è piaciuta tanto questa intervista. Grazie <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma grazie di vero cuore a te! Per averla letta e per averci onorato lasciandoci il tuo commento! Grazie grazie grazie Perrypotter

      Elimina