mercoledì 25 ottobre 2017

Intervista a Chiara Lipari su "My bloody deadly crush"



Ringrazio  Chiara con tutto il cuore per il suo tempo, per la fiducia e per avermi regalato l'opportunità di leggere il suo libro e di conoscerla. Volete saperne di più? Ecco la sua intervista...


Lodoredeilibri7: Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d’amore (possiamo definirli anche così)?

Chiara: Non ha un'origine ben precisa, sin da quando ero piccola prediligevo sempre i libri con annesse delle storie d'amore fra i personaggi, le trovavo automaticamente molto più intriganti rispetto ai libri d'avventura privi di cotte o relazioni che coinvolgevano i protagonisti. Penso sia per compensare la mia personalità assolutamente NON romantica.

Lodoredeilibri7: Ci sono state esperienze personali che in qualche modo ti hanno ispirato nella stesura del romanzo?

Chiara: Sì, è un'esperienza vissuta nel mondo onirico (un sogno): in breve, ho sognato di lavorare per l'angelo della morte, finendo con l'innamorarmene. No, Non mi è mai capitato di assumere sostanze stupefacenti nella mia vita né tantomeno prima di andare a dormire.

Lodoredeilibri7: Un libro che ami?

Chiara: Sarò banale e all'antica (moooolto all'antica), ma ho sempre avuto un debole per l'Iliade di Omero. L'ho letta in tutte le "salse" possibili, da quella di Baricco a una versione super-estesa, nel senso che iniziava con le costruzioni delle mura di Troia e terminava con la loro distruzione... ho addirittura letto un libro meraviglioso chiamato "La Canzone di Achille", il quale narra della storia d'amore fra, appunto, Achille e Patroclo... Dovete capire che io ho un'ossessione per quest'ultimo, quando mi si domanda "ti schieri dalla parte di Achille o di Ettore?" Io rispondo sempre "Patroclo".
Poi adoro anche Mille Splendidi Soli, piango come un neonato ogni volta che lo leggo.

L: Perché questa “passione”, che da quanto ho capito è più una fissazione per i russi?

C: Più che una fissazione per i russi, ho una fissazione per tutto il nord Europa, quando vedo degli occhi di ghiaccio e dei capelli lunghi e biondi mi si spegne metà del cervello. Una volta, una mia vecchia cotta mi disse che i biondi hanno la tendenza a ritrovarsi... non ho certo intenzione di deludere le sue aspettative!
Sì, non nego di avere un debole anche per i russi nello specifico, trovo che quella lingua sia elegantissima, oltre che complicatissima... vorrei impararla, però tutto ciò che so dire al momento è "ti amo", "va a quel paese" e "non so parlare russo".

L: Fisicamente tra te e il personaggio di Crystal c’è una somiglianza netta ed evidente. Oltre alla somiglianza dei colori cos’altro ha di te questo personaggio?

C: Sarò sincera, Crystal in linea teorica non doveva somigliarmi; però, come già detto, ho sempre avuto un debole per i colori nordici (che guarda caso sono una delle poche cose che mi piacciono di me), quindi ho deciso che la giovane, di origini tedesche, dovesse essere così. Generalmente lei è l'opposto... è molto timida e riservata, non parla molto e ha difficoltà a stringere con i coetanei (infatti è Scarlett ad accoglierla nella sua combriccola), inoltre lei è addirittura spaventata dalla bella presenza di Smirnov, quando ogni altra adolescente voleva saltargli addosso. Io sono più "irruenta", non mi faccio problemi a far fiato alla bocca e a dire ciò che penso, spesso faccio anche delle battute involontariamente cattive, poi scusandomi con i presenti, di solito esclamando: "oh, diavolo! Scusate ragazzi, non doveva essere così terribile!"
Forse, le uniche cose che abbiamo in comune, oltre ai colori, sono la finezza nel vestire e l'incredibile capacità di prendere granchi e creare caos intorno a noi.

L: Hai un professore con le caratteristiche si Smirnov nella tua scuola?

C: Magari! Mi applicherei sicuramente molto di più... comunque, davvero, sembrerà strano detto da me, ma non ho mai avuto una cotta per un professore in tutta la mia vita.

L: Sei giovanissima, ma nonostante ciò hai descritto delle scene un po’ "hot" nel corso della storia. Se tra il pubblico e i tuoi lettori non ci fossero stati amici e famigliari (come invece immagino sia successo), avresti descritto maggiormente quelle scene? Magari che so, con più dettagli?

C: "Scrivi come se nessuno dovesse leggere i tuoi libri"... consiglio che seguo sempre, nonostante la maggior parte delle volte il peggior avversario che i miei scritti possano affrontare sia proprio io! Ho impiegato due settimane per scrivere solamente quella scena e ciò perché ghermita da un'estrema ondata di imbarazzo. Sì, io... nella solitudine del mio studio (che in realtà sarebbe lo studio di mio padre, ma l'ho indegnamente spodestato), davanti al computer, con le cuffie sulle orecchie e le mie canzoni preferite ero TIMIDA. Poi, dato che era una scena importante per la trama e sostanzialmente inevitabile, ho detto a me stessa "dai, fatti coraggio, qualcuno lo leggerà... Non puoi mica scrivere <<X e Y hanno giaciuto insieme. È stato molto bello. Y era molto bravo.>>" allora mi sono rimboccata le maniche e, beh, sorvolando sulla quantità di battutacce che io stessa ho fatto sulla brevità della scena, penso che in certi casi è meglio lasciar correre l'immaginazione dei lettori. Per mia fortuna, questo è uno di quei casi.

L: Ho letto che Giada (ipotizzo sia una tua amica) ha ispirato il personaggio di Scarlett, ma per il personaggio odioso di Amber a chi ti sei ispirata?

C: Non penso di poterlo dire, è un po' ispirato da una persona che, a sua volta, mi diede realmente fastidio provandoci con la mia crush... com'è andata a finire? Ho "vinto" io, ma lui si è rivelato un idiota. Che bello il mondo reale!

L: L’amore cieco di Crystal per Smirnov rappresenta in realtà un cliché, l’alunna innamorata del professore, (anche se è in realtà tutta la scuola ad esserne innamorata), invece i sentimenti di Smirnov non sono ben chiari, ce ne parleresti?

C: Per quanto riguarda i complessi sentimenti di Smirnov, preferirei lasciare che siano i lettori stessi a darne un'interpretazione. Per alcuni (fra i quali anche i miei genitori) lui è un manipolatore che vuole solo approfittare dell'ingenuità di Crystal, per altri i suoi sentimenti erano sinceri, solo aveva un modo meno plateale di dimostrarli. Ovviamente, io avevo un chiaro disegno nella mia mente, quando scrivevo la storia... Però, se dovessi continuare il libro (cosa che accadrebbe nel caso in cui esso venisse apprezzato dai lettori) di sicuro ci sarebbero molti chiarimenti riguardo ai punti interrogativi lasciati in sospeso nel primo, quindi non posso svelare nulla per il momento.

L: Cosa vorresti dire ai tuoi lettori?

C: Vorrei dir loro che il potere dell'immaginazione è la cosa più forte che si possa avere e che è possibile realizzare i propri sogni con esso. Non arrendetevi mai, agite per adempiere tutti i vostri desideri e non fermatevi mai davanti a ostacoli o difficoltà, perché vi assicuro che ne vale la pena.

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