domenica 15 gennaio 2017

Intervista a Robin C. su "Tra di noi nessun segreto"




Robin C.

È lo pseudonimo di una scrittrice 
che ha scalato le classifiche sul web 
e ha ottenuto recensioni entusiastiche 
dai suoi lettori.







Lodoredeilibri7: Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d’amore?
Cristina: A dire al verità non ho una vera e propria passione per i romanzi d’amore. Diciamo che mi piacciono molto le storie che hanno al loro interno una componente di “danno” o “sofferenza”. Se c’è anche l’amore, però, tanto meglio!

Lodoredeilibri7: Ci sono state esperienze personali tue che ti hanno ispirato la stesura del romanzo?

C: Fortunatamente no!

L: Un libro che ami?

C: Ce ne sono moltissimi. I primi titoli che mi vengono in mente, tra i classici, sono: La casa degli spiriti, quasi tutti quelli di Marquez, Il cacciatore di aquiloni, Se questo è un uomo. Cime tempestose.
Approfitto di questa domanda anche per citare qualche autrice nostrana “self”. Amo tantissimo Nina Pennacchi con i suoi Lemonade e Capitan Swing, Naike Ror con Usheen, Daniela Ruggero con Broken, Fleur du mar con Animal, Valentine Bovary con Cuore imperfetto, ed Estelle Hunt con Rehab.

L: Spero di non metterti in difficoltà con questa domanda, non sarebbe mia intenzione. Vorrei capire perché hai scelto uno pseudonimo al posto del tuo vero nome?

C: Nella vita reale svolgo una professione delicata, incompatibile con la scrittura di romanzi erotici. Questa è l’unica ragione per cui ho uno pseudonimo, altrimenti non avrei alcun problema a “metterci la faccia”. Scrivere è un bel passatempo, ma mi mantengo facendo altro e non posso davvero rischiare.

L: Ho notato una ricorrenza persistente di incidenti mortali nel corso del libro, ci spiegheresti come mai questa scelta così drastica?

C: In quasi tutti i miei libri infilo incidenti. Ho scritto tante storie in questi anni e li ho sempre usati con intenti differenti. In questo caso mi servivano per aumentare lo stato di isolamento e solitudine dei due protagonisti. E per dare ragione del senso di colpa che prova Mathias.

L: Mathias fuori è duro, tenebroso e molto rigido soprattutto con Scarlett, la quale inizialmente decide di “ignorare” il comportamento di lui restando tranquilla e posata sempre. Caratterialmente tu sei molto pacifista?

C: Da ragazza tendevo a “scaldarmi” di più. Ero più impulsiva e quindi nei conflitti non mi tiravo indietro. Ora sono molto più tranquilla, ho imparato ad avere pazienza, a non prendermela, a lasciar correre, se è possibile. Vi farà sorridere ma ho imparato ad essere pacifista da quando sono madre. Quando, però, mi toccano su temi o persone per me importanti, sono molto agguerrita.

L: Tutta la rigidità del protagonista maschile nei confronti di quella femminile serviva anche ad accentuare ancor di più l’amore che sarebbe sfociato poi?

C: Volevo creare una tensione tra i due tipica di questo tipo di romanzi (Ti desidero ma non posso permettermi di averti) e l’atteggiamento duro di lui era funzionale a questo tipo di dinamica.

L: Per il personaggio di Scarlett ti sei ispirata a qualcuno di tua conoscenza?

C: No, direi di no.

L: Un po’ di psicologia dei personaggi: il carattere di Scarlett è tanto semplice quanto complesso, ce ne parleresti?

C: Il personaggio di Scarlett rappresenta l’archetipo della ragazza introversa, riservata, anche se non necessariamente timida; più orientata alla riflessione e all’osservazione che all’azione. è una ragazza sensibile, intuitiva, sentimentale. La sua complessità, se così la vogliamo definire, sta nel fatto che spesso gli introversi sono visti come fragili, mentre Scarlett è molto, ma molto caparbia e forte.

L: Come hai “partorito” Oksana?

C: Oksana è invece l’archetipo del personaggio demoniaco, cattivo, senza morale. Per lei mi sono ispirata davvero ad un profilo di psicopatia.

L: Sei italiana ma hai deciso di non ambientare il tuo romanzo in Italia, perché?

C: Ho sempre scritto racconti ambientati negli Stati Uniti. Forse perché ne ho letti così tanti ambientati in America da venire condizionata. Mi sembra di poter viaggiare di più con la fantasia in questo modo.

L: Ti saresti mai aspettata il successo che hai avuto?

C: Onestamente no. (Anche se, secondo me, gli scrittori di successo sono ben altri!)

L: Cosa vorresti dire in merito al tuo romanzo?


C: Questa domanda mi mette in difficoltà. Non sono proprio in grado di rispondere, temo. Io posso solo dire di avere amato moltissimo scriverlo.

L: Cosa vorresti dire alle tue lettrici?

C: Vorrei ringraziarle tutte, una a una, per avermi dato una possibilità, e per il modo con cui mi seguono sulla piccola pagina autrice che gestisco su facebook, con commenti divertenti e battute spesso irriverenti!

L: Quando potremo tornare a leggere qualcosa con la tua firma?

C: La Newton Compton ha acquisito i diritti di un racconto che è stato online per due anni con il titolo di Betrayal e del suo sequel, invece inedito, ma non ho ancora notizie in merito alla data di pubblicazione.


Quindi speriamo di poter leggere presto qualcos’altro di quest’autrice che ringrazio tanto per il suo tempo e per l’attenzione che mi ha dedicato.


Vi abbraccio
C.

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