sabato 30 dicembre 2017

Intervista a Cristina Migliaccio su "Ti amo, stupido!"


Incuriosita da questo splendido libro, di cui potete leggere qui la mia opinione, ho voluto fare alcune domandine all'autrice per soddisfare le mie curiosità.
Ringrazio Cristina per la sua disponibilità e simpatia, vi lascio a questa divertente intervista... 
Buona lettura




Lodoredeilibri7: Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d’amore?

Cristina: Dalla culla probabilmente. Sin da bambina sono stata ossessionata dal lieto fine nelle fiabe (ero affascinata dall’amore travagliato de La bella e la Bestia), per cui finire ai romanzi d’amore era un destino già scritto per me!

Lodoredeilibri7: Ci sono state esperienze tue che in qualche modo hanno ispirato la stesura del romanzo?

Cristina: Ci sono sempre parti di noi in ciò che scriviamo. Non so dirti esattamente in che proporzione, ma tutto ciò che viviamo si riflette poi nelle storie che creiamo. Una delle esperienze veritiere parte proprio dai cani, perché ho subito la stessa sorte di Rebecca negli ultimi anni. Purtroppo per me, non c’è mai stato nessuno Scott Evans con cui litigare!

Lodoredeilibri7: Un libro che ami?

Cristina: Uno soltanto? La scelta è ardua! Ma è giusto dare il riconoscimento a colei che mi ha iniziato a questo genere: Sophie Kinsella e il suo spumeggiante Sai tenere un segreto?. Chiunque voglia approcciarsi ai romanzi rosa secondo me dovrebbe iniziare da questo, o quantomeno è quello che ho fatto io!

L: Il carattere forte e determinato, talvolta anche freddo di Rebecca ti rispecchia?

C: Io e Rebecca siamo tanto diverse quanto simili, ma chi mi conosce probabilmente risponderebbe che sul picco d’acidità siamo due gocce d’acqua.

L: Scott è un uomo attraente e di successo, ma la sua situazione da bambino era piuttosto disastrosa. Può veramente un bambino essere un peso per i genitori? Mi parleresti di questa tua scelta?

C: Quando si tratta di romanzi rosa, è facile prendere un trauma e adattarlo alla storia. La parte difficile arriva quando bisogna argomentarla. Sono del parere che talvolta una situazione vada vissuta per essere compresa appieno e a me, per fortuna, non è mai capitata la stessa sorte di Scott. Penso che alcune volte sia facile essere egoisti pensando di fare del bene agli altri, è una linea di confine che molte volte viene superata senza consapevolezza, per cui non so quanto realmente possa un bambino essere un peso per i propri genitori, anche perché è facile solitamente fare il ragionamento opposto e vedere un genitore come un’appendice dei figli.

L: Ti piacciono gli animali e che rapporto hai con loro? (Immagino di sì, quindi) Preferisci i cani o i gatti?

C: La mia vita non sarebbe la stessa senza animali. Donano un senso di pienezza che trovo difficile scovare negli esseri umani, perché il loro amore è di un livello superiore: puro. E neanche qui posso scegliere, perché ho sia cane che gatto e li amo in egual misura!

L: La nonna di Scott è un personaggio importante e particolare, mi parleresti di questa figura?

C: Mi piace pensare alla nonna di Scott come la fata madrina della storia, una donna tenace che non ha voluto fare della sua malattia un guinzaglio al collo della famiglia (né tantomeno un’etichetta) e che ha aiutato sia Scott che Becca a capire la vera natura del loro rapporto. A dirla tutta, vorrei avercela io una signora Evans come vicina di casa, a quest’ora avrei molti problemi in meno (e qualche biscotto in più in casa).

L: Cosa vorresti dire in merito al tuo romanzo?

C: Che ne sono molto orgogliosa, nonostante sia nato di fretta, come un gioco. L’ho scritto di getto ed è stato così naturale che tutt’oggi mi chiedo perché non sia arrivato prima.

L: Che cosa vorresti dire alle tue lettrici?

C: Amate gli animali, ragazze, e loro ameranno voi incondizionatamente più di quanto possano mai fare tutti gli Scott Evans del mondo!

L: Questa DEVO chiedertela. È stata felice la tua mamma quando ha saputo che venivi pubblicata? Ed ha letto finalmente il tuo libro?

C: Credevo fosse lei quella sorpresa, ma quando mi ha detto di aver letto tutto il romanzo, quella a essere sotto shock sono stata io! Scherzi a parte, è felicissima anche oggi ma purtroppo siamo passate a un’altra domanda spinosa: quando arriva il prossimo?

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