lunedì 19 febbraio 2018

RECENSIONE: 703 volte tua






TITOLO: 703 volte tua

AUTORE: L. F. Koraline

EDITORE: Newton Compton

COLLANA: First

PUBBLICATO: 25/01/2018

PAGINE: 415

PREZZO: € 5,90






TRAMA

Eden è disposta a perdonare tutto e a seguire il suo Damon in Mississippi ma, davanti alle porte della Blake Finance Corporation, riceve una sconcertante notizia. Il suo mondo si ferma. Un brutto incidente, ancora una volta, potrebbe distruggere tutta la sua vita. L'abbraccio di Sean è il suo unico conforto, l'unico riparo. Lui le chiede di dimenticare, di ricominciare, ma lei non è pronta ad arrendersi, perché qualcosa la spinge a credere che nulla è come sembra... Tra rivelazioni inaspettate e scoperte sconcertanti, Eden dovrà scegliere: arrendersi al destino o lottare per la verità?




RECENSIONE

Carissimi lettori,
è con enorme piacere che torno a parlarvi di L. F. Koraline e la sua trilogia, siamo infatti arrivati al terzo ed ultimo capitolo. Abbiamo parato anche di 703 ragioni per dire sì e poi di Suite 703.
Innanzitutto ne sconsiglio vivamente la lettura a coloro che non hanno letto i primi due volumi, devono essere letti in fila ed ora potrete farlo senza neanche l’attesa (come invece ho dovuto faro io, affrontando questo lungo e travagliato calvario), quindi ritenetevi fortunati.
Dunque, il secondo volume si era concluso bruscamente, lasciando i lettori con il fiato sospeso e uno strano macigno sul cuore, la ripresa della storia di questo volume infatti continua ad essere brusco e ruvido, una lettura che crea tensione ed eccessiva curiosità, oltre che una buona dose di incredulità. Ora arriviamo al mio mea culpa, già, non ho resistito alla tentazione e proprio non ce l’ho fatta, ho sbirciato nelle pagine successive per saperne di più, per capire meglio, per riuscire a comprendere e ad uscire da uno stato di sconforto emotivo vero e proprio, misto a incredulità. Sapevo che la Koralin alla fine voleva bene alle sue lettrici e non avrebbe mai fatto loro un torto simile, ma per sicurezza…ho voluto controllare!
Effettivamente ciò che non manca in questo libro è la suspens, ce n’è in abbondanza per tutti. L’autrice riesce a tenerci il più delle volte con il fiato sospeso, ci fa camminare su un filo sottilissimo nel vuoto. Perché ho detto “il più delle volte”? Perché alcune parti mi sono risultate eccessivamente scontate ed intuibili, avrei preferito non avere tutte quelle intuizioni o comunque avrei preferito sorprendermi ed esclamare di aver sbagliato, ma così non è stato.
Adesso voglio arrivare ad una nota particolarmente dolente, per la quale (al contrario del primo volume) questo terzo libro non entra a far parte della mia top 10. Io capisco benissimo che nessuno si è inventato nulla, che le storie possono essere simili tra di loro, ma ho notato un’eccessiva somiglianza alla trilogia di “Cinquanta sfumature” e onestamente ne sono rimasta parecchio delusa. Nel primo libro della Koraline infatti, l’idea di partenza era la stessa, ma i due libri di differenziavano per molte cose e mi lasciò a bocca aperta la sua maestria nel diversificare quella che era diventata la storia base che faceva, fin dalla sua entrata negli scaffali, nascere cloni veri e propri. Mi innamorai così di Damon ed Eden. In “Suite 703” trovai una somiglianza piuttosto evidente, ma ancora ben distanziata dall’altra trilogia, che dava carattere al libro e alla storia. In “703 volte tua” invece questa differenza è stata annientata per un buon 80%, lasciano al libro un misero 20% di carattere e di indipendenza, che a me non è bastato. Volevo qualcosa che mi sconvolgesse e non che mi facesse pensare ad un altro libro e ad un’altra storia!
Comunque, anche se scontato mi è piaciuto il finale, personalmente avrei mandato a quel paese quella gran cretina di Eden (ATTENZIONE spoiler, se volete leggere evidenziate il testo) e successivamente non avrei mai creduto alla parola di Damon, contando che i fatti parlavano piuttosto chiaro. Per quanto riguarda l’epilogo invece, cari lettori, mi ha lasciata senza fiato. Lì, in quelle ultime pagine ho riscontrato la grandiosità di questa autrice, che mi aveva inizialmente colpita e disarmata, e che poi avevo temuto di perdere nel corso delle sue stesse parole.
La scrittura ammaliante e fluida mi era fin troppo nota, ma lo voglio ribadire, la storia ovviamente coinvolgente.
Cosa posso dirvi?
Ve lo consiglio?
Credo di essere obbligata a farlo se avete letto i primi due, se invece non l’avete fatto e siete tra le fan di “Cinquanta sfumature” DOVETE leggerlo perché vi piacerà. Spero solo che non siate delle criticone come la sottoscritta, che non si accontenta mai…

Un bacione

C.

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