lunedì 5 settembre 2016

Intervista a Chiara Giacobelli su "Un disastro chiamato amore"



Buonasera a tutti i nostri lettori, questa sera vi proponiamo un splendida intervista che la gentilissima e dolcissima Eleonora (autrice di diverse recensioni su questo blog, che vi invito a leggere) ha condotto per noi. 
La nostra Ele ha intervistato Chiara Giacobelli sul suo romanzo "Un disastro chiamato amore" edito dalla CE leggeredeitore.


L'autrice del romanzo in questione,
Chiara Giacobelli
Una foto della nostra splendida autrice
durante la presentazione del libro fatta a Bari.
Vetrina della libreria
Monbook di Bari




























Ecco a voi le domande che Eleonora ha posto a Chiara, ed ecco le risposte di quest'ultima.
Buona lettura e buon divertimento.

Intervista a Chiara Giacobelli:


Lodoredeilibri7: Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d'amore?

Chiara: In realtà io amo tutti i libri - a parte rare eccezioni come gli horror, i gialli, i fumetti o poco altro - quindi leggo opere di ogni genere. Ovviamente l'amore è sempre un elemento che fa sognare, evadere dalla realtà e quindi quando c'è, è bene accetto!

Lodoredeilibri7: Ci sono state tue esperienze personali che hanno influenzato o ispirato la stesura del romanzo?

Chiara: Le figuracce che la protagonista combina mi sono tutte accadute realmente e anche il suo modo di pensare è molto simile al mio, a volte. La terapia del sorriso è ciò che più mi interessa far conoscere attraverso questa storia e in mezzo alle righe ci sono tanti aneddoti tratti da incontri di lavoro con personaggi di rilievo come Maria Luisa Spaziani, Marta Marzotto o i grandi della Commedia all'Italiana.

L: Un libro che ami?

C: "On the road" di Kerouac. Contiene tutta quella libertà di essere, di vivere e di sognare di cui sento estremo bisogno in questo periodo della mia vita, nonostante ne abbia conquistata già molta. Ma ANDARE è ciò che più mi preme adesso, proprio come Dean Moriarty e l'adorevole Marylou.

L: Quando è sorta l’idea di questa storia?

C: Durante una malattia, come forma di terapia per sorridere in un periodo difficile. E' stato un consiglio medico che poi si è trasformato in tanto, tantissimo altro!

L: Quale personaggio del tuo libro ‘Un disastro chiamato amore’ ti assomiglia di più?

C: Sicuramente la protagonista Vivienne, catastroficamente disastrosa e pessimista, ma anche molto auto-ironica, sensibile e dolce.

L: I personaggi sono stati creati ispirandoti a persone reali, oppure hai deciso da zero come dovevano essere?

C: Sono tutti ispirati a persone reali. Il personaggio maschile Alex Lennyster è forgiato a immagine e somiglianza di Sean Hepburn Ferrer, il figlio maggiore di Audrey Hepburn, mentre la madre Elisabetta Grimaldi è una fusione di varie donne che ho conosciuto, di persona o attraverso gli studi: Marta Marzotto, Maria Luisa Spaziani, Rossana Podestà e Audrey Hepburn, appunto. Anche Ferux e Gregoire assomigliano a persone che ho realmente conosciuto nella vita, mentre Angy è la mia compagna di avventure con cui sono appena andata a presentare il libro a Bari.

L: Qual è il personaggio al quale ti sei affezionata maggiormente in questo romanzo?

C: Viv, tanto che io questo libro l'ho sempre chiamato con il nome della protagonista e non con il titolo vero. Per me è lei che lo identifica, sin dalle prime righe che ho scritto.

L: In questo romanzo riesci a descrivere magnificamente i luoghi della Liguria, come il Golfo dei Poeti. Come mai questa location? Sei legata a questa terra?

C: L'ho visitata diverse volte e mi è rimasta dentro. Sono luoghi suggestivi, ricchi di storia, carichi di emozione, bellissimi. Portovenere non per niente è Patrimonio Unesco. Potrei spendere ore a descriverli, ma preferisco consigliare di visitarli, magari fuori stagione, quando danno il meglio di sé.

L: Può uno scrittore distinguere, tra le sue opere, quella preferita? Tu quale preferisci?

C: Tra quelle pubblicate sicuramente quest'ultimo libro, perché è il mio primo romanzo. Ma ho anche un romanzo breve inedito non ancora pubblicato che amo moltissimo.

L: Qual è il prossimo passo di Chiara Giacobelli?

C: A novembre uscirà in libreria "101 cose da fare in Veneto almeno una volta nella vita", edito da Newton Compton Editori. Nel frattempo continuerò la promozione di "Un disastro chiamato amore", scriverò per la mia rubrica sull'Huffington Post e altre testate, oltre ai mille progetti che affollano la mia mente. Ma di quelli ancora non posso parlare.

L: Per ultimo, vorrei farti una domanda che hai sempre desiderato ti venisse fatta ma che non ti hanno mai fatto.

C: Facciamo finta che tu sia Henry Cavill? Allora se vuoi mi puoi anche chiedere di sposarti. La mia risposta è sì! ;) ;-)


Grazie di vero cuore a Chiara Giacobelli, per la sua bravura e disponibilità.
E un grazie speciale ad Eleonora, che ormai senza neanche conoscerla è diventata la mia ancora di salvezza, un porto sicuro durante una tempesta.               Grazie

5 commenti:

  1. Che bella intervista!!Ho letto il suo romanzo e l'ho trovato molto carino. Buongiorno <3

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    1. Sono davvero contenta che ti sia piaciuta :) grazie per aver commentato il post... <3 buongiorno anche a te :)

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    2. è vero Angela, Eleonora è stata bravissima

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  2. Per me è stato un onore poter fare questa intervista, ed essendo la prima ne sono molto orgogliosa... non nego che l'ho condivisa su ogni social a cui sono iscritta :)))) però senza questo blog non avrei potuto fare niente... e vi ringrazio per la fiducia che riponete in me... <3 ringrazio per la 5000000 volta l'autrice che si è sempre dimostrata super gentile e disponibile, inviandoci anche le foto inedite... <3

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