lunedì 18 aprile 2016

Intervista ad Anna Premoli su "Tutti i difetti che amo di te"












Intervista ad Anna Premoli, autrice di "Tutti i difetti che amo di te", che ha risposto alle nostre domande.





Lodoredeilibri7: Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d'amore?

Anna: Non nasco lettrice rosa, tutt'altro. Credo che i romanzi d'amore siano arrivati nella mia vita in un momento in cui avevo bisogno di spensieratezza, di prendermi un po' meno sul serio, di smettere di essere così quadrata.

Lodoredeilibri7: Ci sono state esperienze tue personali che hanno influenzato o ispirato la stesura del romanzo?

Anna: Di carattere sono piuttosto pragmatica e poco romantica. Ma l'aver vissuto e il continuare a vivere sulla mia pelle una grande storia d'amore mi ha arricchito e fatto capire quanto sia importante avere una persona speciale al proprio fianco. Mio marito e io ci siamo conosciuti sui banchi del liceo ed è senza ombra di dubbio la persona che ha maggiormente influenzato quello che sono diventata. Se non fosse stato per la nostra storia, non credo che sarei mai arrivata a scrivere niente.

Lodoredeilibri7: Un libro che ami?

Anna: La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Oppure Il Maestro e Margherita di Bulgakov.

L: Leggendo il libro si capisce subito che ha qualcosa di diverso rispetto agli altri romanzi rosa, ho trovato diversi riferimenti riguardo a quelli che sono i classici, faccio un esempio l'Inferno di Dante, come mai questa voglia e questi insoliti seppur personalmente apprezzatissimi riferimenti, esattamente come i termini tecnici lasciati immutati?

A: Mi piacciono i rosa intelligenti e ancora di più mi piace essere una scrittrice rosa che non viene meno alla sua identità. Io sono principalmente un'economista, e quello rimango anche quando scrivo romanzi. L'amministrazione di sostegno è solo uno dei temi che ho trattato. Comunque ho fatto ben di peggio, andando a toccare anche il settore dello shale gas in un altro libro.

L: Il personaggio maschile, Ethan Phelps, è bello, scontroso, sottile ed intrigante, ma conserva questo lato oscuro che lo porta ad aver bisogno di un amministratore di sostegno. Con questa sua parte così, se vogliamo, fragile del suo carattere, volevi farci capire qualcosa che non è stato esplicato a parole?

A: Il mio lavoro di private banker mi ha permesso di entrare in contatto con tante persone diverse negli anni e mi ha fatto rendere conto di quanto i soldi in realtà non facciano la felicità. Diciamo che occuparmi di investimenti ha richiesto una straordinaria capacità di leggere le persone e comprendere tutte le loro sfaccettature. Quello che ho imparato sul lavoro, l'ho poi sfruttato alla grande nei miei romanzi. Indubbiamente, il messaggio che cerco di dare con la storia è di non fermarsi mai alle apparenze, di andare nel profondo delle persone, e di non arrendersi a se stessi.

L: Parliamo di Sara, del suo carattere così introverso e allo stesso tempo forte, che in un certo quel modo riesce anche a sovrastare il carattere strafottente e sfrontatamente vigoroso di Ethan. Perché? Perché questo personaggio cela il suo carattere, perché tutte quelle insicurezze che lo portano sempre ad aver bisogno di aiuto o aver voglia di mollare?

A: Sara in realtà non nasconde affatto il suo carattere. E' solo il tipo di persona che non reagisce senza prima essere provocata. Spesso si dà per scontato che una persona all'apparenza tranquilla sia debole. Non sempre è vero. Ci sono casi in cui la spina di ferro non corrisponde necessariamente a un perenne urlare e sbraitare. Sara è così, molto equilibrata.

L: Vorrei che mi parlassi di due personaggi secondari, cioè il fratello di Ethan, James, e della sorellina di Sara, Eva. Hai fratelli o sorelle che rispecchiano in qualche modo i caratteri dei due personaggi?

A: Ho una sorella più piccola che non assomiglia in alcun modo ai personaggi del libro. In genere quando scrivo evito sempre coinvolgimenti diretti con parenti. Si vive più sereni.

L:Mi viene spontaneo chiederti: hai la fobia dei ragni? Perché entrambi i protagonisti sono accomunati da questa paura?

A: Ho una terribile fobia dei ragni. Questo dettaglio è totalmente autobiografico.

L:Cosa vorresti dire in merito a questo tuo romanzo?

A: E' una storia di crescita ed è un grande messaggio di speranza: il fatto che Sara inizi pian piano a credere in Ethan, quasi lo costringe a voler diventare una persona migliore. Non tanto per se stesso, perché Ethan non si ama molto, quanto per lei.

L:Questo libro è stato vincitore dell'ambitissimo Premio Bancarella, ti saresti mai aspettata un successo del genere?

A: A dire il vero il vero il Bancarella è stato vinto da un altro mio romanzo, "Ti prego lasciati odiare"...

L: "Tutti i difetti che amo di te" ha dato il via ad una nuova collana della casa editrice Neton Compton. E' infatto il numero 1 della collana Gli Insuperabili GOLD, come hai recepito questa notizia?

A: Trovo che sia davvero ammirevole l'impegno che la Newton mette nel voler proporre anche in cartaceo, a piccoli prezzi, un'infinità di romanzi. L'iniziativa mi piace molto. Quanto all'essere stata il numero 1 della collana, credo sia stato un caso.



P.S.: Mi scuso con l'autrice per la domanda che definirei errata, riguardo il Premio, sono stata infinocchiata dalla copertina del libro, fraintendendola.

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