domenica 8 ottobre 2017

RECENSIONE: La felicità secondo Arturo





TITOLO: La felicità secondo Arturo. 78 indicazioni canine per allevare un umano

AUTORE: Alessandro Cozzolino

EDITORE: CENTURIA

PUBBLICATO: Giugno 2017

PAGINE: 240

PREZZO: €13,90






TRAMA

L'educazione alla felicità si può assumere anche in pillole, soprattutto quando hai in programma di impartirla a qualcuno che magari deve ancora nascere, o si prepara a rinascere...
In questo nuovo manuale, destinato a genitori e educatori, Alessandro Cozzolino declina la sua esperienza di coach in brevi capitoli che possano aiutare a guidare i nostri cari, oltre che noi stessi, verso la felicità.
Per farlo, assume il più dirompente dei punti di vista, quello dell'essere più felice che conosce: a «parlare» in questo libro è infatti il suo cane Arturo, già protagonista sui suoi social del popolare tag #lafelicitàsecondoArturo.



RECENSIONE

Premetto che solitamente non adoro i manuali, e “La felicità secondo Arturo” è un manuale ma l’ha scritto un cane! Ok no, l’ha scritto il suo padrone ma leggendolo mi sono divertita un casino, è come se parlasse il mio Ares, ed è stupendo.
Ok, molti dei punti trattati da Arturo non li condivido, o meglio ho un ragionamento contorto tutto mio che tra un po’ vi spiego, comunque sono la stessa che legge storie d’amore incredibili e che resta sempre scettica quando finiscono bene (cioè sempre), quindi…
In realtà, essendo un manuale non c’è molto da dire, l’ho trovato simpatico e spensierato, mi è piaciuto saltare da una parte all’altra del libro senza seguirne un senso logico.
Mi è piaciuta la presentazione iniziale, ed ero tra le risate e il mi sto per commuovere, (ci tengo a specificare che quando si parla di animali ho la lacrimuccia facile, solo con loro però). Una storia dolcissima che onestamente mi ha fatto stimare Alessandro, un uomo che non conosco personalmente ma che sono certissima abbia un cuore enorme.
Questa è una guida, Alessandro è un life coach ed il libro ha l’intento di farci passare una vita felice. D’altronde siamo solo di passaggio, tanto vale essere felici!
Quando precedentemente ho detto di non condividere tutto ciò che dice Arturo, è vero. Io so che molti dei comportamenti di cui ci parla Alessandro sono sacrosanti, potrei impegnarmi e metterli in pratica, ma la vita vera è un’altra cosa ed io pur pensando siano giusti, la maggior parte delle volte agisco proprio come Arturo ci dice di non agire. Io ad esempio ad aspettare carissimo Alessandro, proprio non ce la faccio, e dovrei imparare a gestirle le mie reazioni, sto imparando davvero (ci sto provando quantomeno).
“La felicità non è un punto d’arrivo: è un punto di vista matematico”.
Sto prendendo i punti con i quali sono andata più d’accordo, ma poi ce ne sono stati altri, che mi hanno fatto pensare di regalare questo libro. C’è un pezzo su sé stessi, dove praticamente si parla di divertirsi da soli perché facile e felice sono due parole molto diverse, che danno anche emozioni diverse, e spesso ci si accontenta di qualcuno, perché qualcuno è meglio di nessuno. Avrei parecchie persone a cui regalare il capitolo 72, estremamente versatile ed adattabile a svariate situazioni.
Per ora io ho deciso di stare sola, perché accontentarmi di qualcuno per me non è abbastanza, ma tanto come dice Arturo cari lettori, “aiutati tu, che gli altri hanno da fare!”.

Ci si salva da soli, ma Alessandro può rappresentare una mano salda sulla quale fare forza.

Vi saluto
C.

Nessun commento:

Posta un commento