mercoledì 11 ottobre 2017

RECENSIONE: Alla ricerca dell'isola perduta





TITOLO: Alla ricerca dell’isola perduta

AUTORE: Stefano Giannotti

EDITORE: Altromondo Editore di qu.bi Me

PUBBLICATO: 22/12/2016

PAGINE: 142

PREZZO: € 13,00





TRAMA

Da Marsiglia, città di mare, Andrea, in compagnia del capitano Achab, parte alla volta di un'isola perduta. Cosa c'è di strano? Sull'isola gli incontri si susseguono con personaggi di cui non si riesce a capire se siano usciti dalla letteratura o semplici omonimi ma con ciascuno di essi intrattiene conversazioni di varia natura. Il ritorno a casa prevede diversi scenari possibili in cui protagonista, narratore e scrittore si intersecano a vicenda proponendo possibili soluzioni, perché alla fine la letteratura è la dimostrazione che la vita non basta.



RECENSIONE

Carissimi lettori, per chi mi segue da un po’ ormai sa che per me l’occhio vuole la sua parte, quindi inizio questa recensione con un pro e un contro. Pro: bella la copertina, molto intrigante e mi è piaciuta la carta utilizzata ruvida, mi ha dato una sensazione di altri tempi. Contro: la scrittura (parlo di estetica) troppo fitta e le pagine sono troppo piene. Vero è che il libro è particolarmente piccino, quindi capisco anche che se la pagina è piccola e non la riempio mi servono 600 pagine, ma a me piace la scrittura che respira.
Tolte le frivolezze, vi dico che Andrea, protagonista indiscusso intraprende il suo viaggio, un’avventura istruttiva e stupenda che parte da Marsiglia, e fa incontrare svariati personaggi che fanno riflettere profondamente il protagonista. Mi è piaciuto molto anche lo “strano” Achab, il quale ha fatto riflettere sicuramente Andrea ma anche me, perché viaggiare non significa solo prendere un aereo, un treno, una macchina o un qualsiasi mezzo di trasporto, viaggiare significa anche sognare o per noi lettori aprire un libro, perché i viaggi non sono e non devono essere solo fisici.
Il messaggio del libro è indubbiamente profondo, ma lo stile dell’autore rasenta il filosofico, è tutt’altro che semplice, talvolta l’ho trovato fin troppo complesso. La lettura è stata comunque molto piacevole e fluida.
L’epilogo mi è piaciuto tantissimo, è stata una vera sorpresa e ne sono rimasta ammaliata, praticamente il finale è mio. E il mio finale cari lettori, non sarà uguale a quello di ognuno di voi. Avrete anche voi il vostro finale, perché spesso (o almeno io lo faccio) mi carico di aspettative e alla fine critico sempre il finale, anche se mi è piaciuto in fondo, però si poteva sempre fare di più.
Un libro profondo, intenso, che ironia della sorte, vi farà viaggiare con la fantasia.

Vi abbraccio
C.

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