mercoledì 20 settembre 2017

RECENSIONE: Il collasso dell'impero



TITOLO: Il collasso dell'impero

AUTORE: John Scalzi

EDITORE: Fanucci Editore

PUBBLICATO: 2017

PAGINE: 268

PREZZO: €16,90




TRAMA

Le leggi della fisica che governano il mondo sono destinate a essere riscritte. Una scoperta sensazionale - il Flusso - ha cambiato per sempre la concezione spazio-temporale dell'universo, aprendo al progresso scenari inimmaginabili. Assecondando il Flusso, gli esseri umani sono ora in grado di raggiungere pianeti e stelle lontani anni luce, creare reti tra mondi remoti ma interdipendenti, costruire un impero interstellare in cui il pianeta Terra rappresenta ormai solo un insignificante avamposto. Il Flusso è come un fiume: scorre placido, eterno, ma non è statico, cambia il suo corso e abbandona il suo letto originario. A ogni sua mutazione intere fette di universo vengono però isolate, abbandonate a loro stesse in una deriva cosmica catastrofica per interi sistemi stellari. Quella che doveva essere la via verso la nuova era intergalattica si rivela dunque la più pericolosa delle minacce per la sopravvivenza stessa del genere umano.


RECENSIONE

Eccomi qui a parlarvi di un libro che (per chi mi segue lo sa) è un po’ fuori dal mio solito genere letterario. Un libro di fantascienza ambientato in un lontano futuro, “Il collasso dell’impero”.
Vi dico subito cosa non mi è piaciuto a primo impatto, le pagine sono piene, viene lasciato poco spazio ai bordi (sono un po’ pignola), sia chiara una cosa, ciò non ha in alcun modo influito sulla mia lettura, ma è bene che lo faccia presente in quanto otticamente a me la cosa non piace. Cosa invece mi è piaciuto molto? Non cade nel romantico, è un libro di fantascienza vero e proprio, che non cela una storia d’amore. Finalmente un libro che tratta temi politici, sociali, scientifici e con una buona e sana dose di azione, basta ficcare l’amore anche dove l’amore c’entra ben poco! Un applauso a John Scalzi, per il suo rigore e per non aver divagato, restando fedele al tema e al fulcro della storia.
La storia, purtroppo, è narrata in terza persona, alternando poi vari punti di vista dei diversi personaggi.
Vi racconto brevemente prima di scendere nel cuore della recensione, praticamente il titolo “Il collasso dell’impero” non è casuale, i personaggi infatti possono viaggiare nello spazio attraverso dei Flussi, e questi Flussi ad un certo punto iniziano a collassare per l’appunto. Con questi collassi vengono eliminati definitivamente alcuni pianeti e l’impero, o meglio la sua stabilità, inizia a vacillare seriamente. Ora voi vi chiederete, ma se vengono eliminati quei pianeti, perché vacilla l'intero impero? Perché è un sistema basato sul l’interdipendenza tra tutti i pianeti, e nessuno dei suddetti può sorreggersi e produrre abbastanza risorse senza gli altri pianeti, quindi nessuno dei pianeti può mantenere la vita da solo. Ok, ora, come se la situazione non fosse abbastanza grave, sul l’ultimo pianeta collegato (pensate al più distante, tipo Plutone), insorgono delle ribellioni, tanto per destabilizzare la situazione ulteriormente.
Diciamocelo, in quanto ad originalità, è un libro che mi è piaciuto molto. I colpi di scena non mancano e le domande che bombardano la testa del lettore (probabilmente per un’astuta politica dell’autore) non vengono saziate al 100%. Si dovrà attendere il seguito, mi sembra ovvio.
L’aspetto politico incombe notevolmente in molti tratti della storia, ma non spaventatevi perché l’aspetto divertente del libro è assolutamente più forte e persistente. È un libro che alterna con grande maestria momenti di forte tensione a momenti i forte divertimento, bilanciando il racconto.
Un libro sicuramente bello, ma ho percepito in maniera molto incisiva la scrittura maschile dell’autore.

Vi auguro una buona lettura
Un bacio

C.

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