venerdì 1 luglio 2016

RECENSIONE: Nel tuo respiro (A Pound of Flesh)


TITOLO: Nel tuo respito (A pound of flesh)

AUTORE: Sophie Jackson

EDITORE: Fabbri

COLLANA: Fabbri Life

PUBBLICATO: 18/05/2016

PAGINE: 409

PREZZO: €15,90











TRAMA
Max non riesce a lasciarsi alle spalle il passato: la dipendenza dalla droga, la fine della sua storia con Lizzie - la donna di cui era follemente innamorato e che non è capace di dimenticare - e la perdita del loro figlio. Dopo un periodo di disintossicazione in clinica, e dopo aver imparato a esplorare le sue paure più profonde e ad affrontare i tremendi incubi che lo tormentano ogni notte, Max decide di mollare tutto e trascorrere qualche mese in una cittadina in mezzo a i boschi. E lì, lontano dalla metropoli, lontano dalle tentazioni, incontra Grace. Con il suo innato ottimismo e il suo amore per l'arte e la fotografia, sembra essere la ragazza perfetta. Nessuno però sa da dove venga, a perché sia così riservata riguardo al proprio passato. Nel corso del tempo, grazie alle ore trascorse a correre insieme lungo i sentieri di montagna e a un'attrazione sempre crescente, Max e Grace iniziano ad avvicinarsi l'un l'altra. Ma lui sarà ancora in grado di aprire il suo cuore e farsi travolgere dall'amore?


RECENSIONE
Questo è il secondo libro della trilogia (A Pound of Flesh), il cui primo capitolo è “A fior di pelle” di cui potete leggere la recensione QUI.
Proprio come il primo ha la narrazione in terza persona e ugualmente ciò, nonostante non sia di mio gradimento, non è stato un problema. Non mi ha sorpresa la fluidità della lettura, ma il libro nella prima parte non mi ha presa, non è stato capace di coinvolgermi. Devo ammettere che probabilmente le mie aspettative erano alte, ma visto il primo libro, non capisco perché non dovessero esserlo.
In tutto questo “non coinvolgimento” ho trovato però delle parti, delle frasi, che mi hanno fatta riflettere molto, testimonianza della bravura  dell’autrice. Ad esempio c’è questa frase che mi è rimasta impressa , cito: “[…] Quella famiglia era una forza della natura e aveva portato più soldi di chiunque altro. Per la comunità, lo zio Vince era un vero eroe.”. Cosa avrà questa frase di tanto speciale? La sua profondità ed il fatto che ho avuto più di una conferma sul fatto che almeno in Italia, ciò che ha scritto Sophie Jackson è del tutto irreale. Ho più di qualche valida ragione per affermarlo, prima di tutto l’invidia regna sovrana, mi concedo margini limitatissimi di eccezione, e poi la maggior parte delle persone sono convinte che un imprenditore che ha portato lavoro in una realtà (parlo di realtà più o meno piccole, dove il tutto è più evidente) in realtà lo ha fatto per un unico scopo personale ed egoistico. Ovviamente da brava studentessa di Economia non è mia intenzione smentire ciò, ma possono esserci altre e mille motivazioni che non saranno mai prese in esame, perché sei in Italia e devi ringraziare Dio che ci siano gli operai che ti aiutano sennò l’imprenditore (secondo il parere generale) non avrebbe fatto nulla.
Chiudiamo questa parentesi economica e torniamo al romanzo, cambiano i protagonisti, Max è un bel personaggio, problematico ed accattivante, diciamo che però non è un personaggio nuovo, anzi,  si era parlato di lui abbondantemente nel primo libro, la vera novità è Grace. Anche lei rappresenta una persona problematica con un fardello più che pesante sulle spalle dipeso da un passato tutt’altro che facile e felice.
Entrambi i volumi non narrano di una storia semplice o leggera, ma nel suo complesso è sicuramente una storia capace di trasmettere molto al lettore, convincendolo soprattutto dell’esistenza delle seconde opportunità, smentendo il detto “il treno passa una volta sola”.
Alcuni dettagli sono stati sbalorditivi, ad esempio il tatuaggio di Max è stato un passaggio intenso, la spiegazione, il modo dettagliato in cui è stato descritto mi hanno colpita. Alcuni passaggi li ho trovati un po’ scontati mentre altri mi hanno fatto inumidire gli occhi.
Ho apprezzato molto il fatto che seppur cambino i personaggi principali, la storia di Kat e Carter continua, viene solo vista sotto un’altra prospettiva e con un ruolo secondario rispetto al primo libro.
Comunque anche se non nego che sia un bel libro, io ho apprezzato più il primo.
Lo consiglio sicuramente ma solo a chi ha letto il primo volume della trilogia!

Vi auguro una buona lettura

C.

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