mercoledì 8 febbraio 2017

RECENSIONE: Era una famiglia tranquilla



TITOLO: Era una famiglia tranquilla

AUTORE: Jenny Blackhurst

EDITORE: Newton Compton

COLLANA: Anagramma

PUBBLICATO: 12/01/2017

PAGINE: 336

PREZZO: €9,90








TRAMA

Emma Cartwright ha una vita all’apparenza normale: una bella casa, un gatto, il volontariato la domenica. Nessuno però sa che, tre anni prima, si chiamava Susan Webster e aveva ucciso Dylan, suo figlio di appena dodici settimane. Susan non ricorda nulla dell’accaduto, ma come può non credere a medici, poliziotti e avvocati che hanno raccolto prove quasi schiaccianti della sua colpevolezza? Eppure, nonostante tutti gli indizi siano contro di lei, c’è una piccola parte del suo cervello che non è convinta della versione che le hanno raccontato, che non pensa sia possibile rimuovere un gesto tanto tremendo come l’uccisione del proprio bambino. E se in realtà non fosse un’assassina? E se suo figlio fosse vivo? Susan non può darsi pace finché non trova risposte certe, così decide di lanciarsi in una folle corsa alla ricerca della verità, lottando contro una rete di segreti e bugie che coinvolge proprio le persone che più ama e che minaccia di fare a pezzi tutto il suo mondo.

RECENSIONE

Questa recensione voglio iniziarla sottosopra, sì infatti la inizio dicendovi che consiglio vivamente la lettura di questo libro perché è in assoluto il thriller più bello che io abbia mai letto.
È un libro fenomenale, non a caso ha scalato in pochissimo tempo le classifiche ritrovandosi in testa, tutto molto bello ma se devo essere sincera al 100% è un libro che se non mi fosse piombato dal nulla tra le mani, non avrei mai acquistato e avrei fatto uno dei più grandi errori della mia vita.
Il personaggio di Susan è senza difetti, equilibrato in uno scenario di totale squilibrio dovuto alla situazione circostante, forte, una donna che nonostante le innumerevoli sofferenze, si ritrova a subire la sua vita fino ad un certo punto, quel punto in cui si renderà conto grazie ad una semplicissima foto, che i suoi ultimi anni sono stati un inganno. Ho adorato il personaggio di “Nick”, anche alla fine.
È un libro intenso, che ti fa battere il cuore forte e che mette anche l’ansia, sì ma un’ansia positiva, quella che ti deve far scoprire tutto in una sola notte. Sì perché nel caso voi foste come me (lettrici notturne) farete tardi, molto tardi… MA NE VALE LA PENA!
Un altro punto a favore riguarda una sottospecie di diario, che parallelamente racconta un'altra storia che si collegherà all'altra solo alla fine, mi è piaciuta tantissimo anche se confesso che più volte ho avuto dei dubbi con i nomi credendo che l'autrice avesse sbagliato, ma poi le pedine tornano al loro posto e tutto si fa più lucido.
La scrittura fluida dell’autrice sicuramente aiuta, ma la storia è molto bella e si snoda alla perfezione.
Mi ripeto, ve lo consiglio assolutamente.
Buona lettura
Vi abbraccio

C.

Nessun commento:

Posta un commento