martedì 31 maggio 2016

Intervista a Victory Storm su "Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo"




Lodoredeilibri7:  Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d'amore?

Victory: Nasce dalle prime letture di romanzi rosa da ragazzina. All'epoca erano principalmente tutti romanzi storici. Solo molti anni dopo sono passata a quelli ambientati al giorno d'oggi.

Lodoredeilibri7: Ci sono state esperienze personali  tue che ti hanno ispirato la stesura del romanzo?

Victory: Molte. Olivia, la protagonista, ha molto di mio. E il suo rapporto spesso dispettoso e divertente con Devon rispecchia  quello che ho con mio marito, con cui mi diverto a farci i dispetti a vicenda.

Lodoredeilibri7: Un libro che ami?

Victory: Tanti. Tutti quelli che mi fanno sognare, battere il cuore, ridere o portare in una realtà diversa. 

L: Già dalle prime righe ci si accorge che è un romanzo molto divertente, infatti parlo personalmente ma credo sia un’opinione comune, ho riso moltissimo. Rispecchia la tua personalità ciò? Cioè tu sei ironica come Olivia?

V: Credo di sì anche se a volte è un'ironia pungente che può sfociare nel cinismo. Olivia è una ragazza che ha sempre dovuto lottare con le unghie e con i denti per ottenere ciò che desiderava e non ha mai potuto contare sull'appoggio altrui quindi spesso risulta orgogliosa, diffidente e dura... Un po' come me.

L: Perché le biglie?

V: Questo si chiama "escamotage inventato per disperazione". Ahahahahah! In realtà, volevo che Devon trovasse un modo per farla inginocchiare e poi ad un certo punto... Le biglie! Proprio quel genere di oggetto che cadendo si sparpaglia ovunque facendoti lanciare epiteti in lingue diverse mentre cerchi di trovarle per la stanza.

L: Hai una fobia per i ragni?

V: Ce l'avevo. Anche adesso quando vedo un ragno lancio urli in grado di perforare timpani, ma poi tento di riprendermi e da brava animalista vegana, rispettosa della vita, prendo una paletta e con parole amorevoli invito il ragno ad adagiarsi sopra per poi essere lanciato dalla finestra. So che i ragni non volano, ma confido sempre nelle ragnatele volanti in stile Spiderman mentre vola tra i grattacieli.

L: Un po’ di psicologia dei personaggi: la rigidità di Olivia rende il personaggio di Devon più fragile, in più questo suo lato ostile si un po’ contrappone all’ironia del personaggio…

V: Una persona responsabile, decisa, determinata, ambiziosa, che si è fatta da sola, orgogliosa, capace... è normale che renda più fragile e ponga l'attenzione su difetti, invece che sulle dubbie qualità, di Devon. Tuttavia la spensieratezza di Devon, ragazzo abituato alle soluzioni e mai ai problemi, riesce a modo suo a incrinare la corazza di Olivia. L'ironia nasce nel fatto che entrambi hanno le soluzioni a portata di mano per realizzare l'altro e che solo stando insieme possono smussare i loro caratteracci, invece di continuare a farsi la guerra.  Non credo che l'ostilità si contrapponga all'ironia. Semplicemente la rende un po' più cinica o divertente, a seconda della situazione.

L: Devon è un pochino duro inizialmente nei confronti di Olivia, sembra quasi che volesse accentuare ed enfatizzare la distanza tra le due posizioni, cameriera padrone. Tutta questa rigidità aveva il fine di accentuare ancora di più l’amore che sarebbe sfociato poi?

V: Devon e Olivia arrivano da due mondi all'opposto. Questo doveva essere ben chiaro come il giorno e la notte. Tutto il romanzo infatti si snoda tra le varie situazioni che riescono a far incontrare questi due mondi per poi scoprire che a volte l'altra metà si trova proprio al polo opposto. Tuttavia se all'inizio si può dire che "gli opposti si attraggono", alla fine si capisce che solo l'unione e i vari compromessi che saranno disposti a fare, li potrà portare a stare insieme a lungo e a costruire un rapporto solido.

L: Sei italiana ma il tuo romanzo non è ambientato in Italia e l’unico nome italiano è quello di Olivia, la protagonista. Perché?

V: Olivia è un nome usato parecchio all'estero. La storia è ambientata negli Hamptons. Adoro sviluppare le mie storie in posti lontani, inventati da me, in cui le città sono frutto della mia fantasia (anche se quache accorgimento ho dovuto prenderlo per rendere i luoghi reali). C'è un senso di libertà in tutto questo che ambientando la storia in Italia non avrei mai avuto.
In un certo senso, rispetto troppo l'Italia e le sue forti tradizioni per plasmarle a mio piacimento e questo mi frenerebbe troppo durante la stesura della storia.


L: Ma Victory Storm è un nome d’arte? Se sì perché hai preferito un nome d’arte al tuo vero nome?

V: Victory Storm è stato un nome nato quando ho deciso di tornare a scrivere dopo tanti anni di assenza dal mondo della scrittura. Con il mio vero nome ho pubblicato tre libri con tre diverse case editrici, ma poi tutto si è trasformato in una realtà poco soddisfacente. Ho smesso di scrivere, ma poi Victory mi ha dato le forze per tornare a sognare. Un po' come una rinascita.
Sinceramente avevo scelto il nome Victory Storm senza neanche troppa importanza perchè credevo che dopo il primo romanzo, mi sarei di nuovo fermata. E invece...

L: Ho letto che di recente hai cambiato stile di vita diventando vegana. Ammiro davvero le persone che hanno questa forza, mi diresti le motivazioni che ti hanno spinta? A parer mio c’è troppa ignoranza riguardo l’argomento, incontri mai delle difficoltà?

V: Gli animali mi sono sempre piaciuti però non ho mai collegato più di quel tanto il bel pulcino al mio piatto ripieno di omelette e petto di pollo... finchè non ho scoperto che ogni mia azione aveva delle conseguenze. Inizialmente ero sconvolta, però si sa, uno dice: "Mi dispiace tanto per il pollo, ma io l'ho sempre mangiato e mi piace pure". Poi però l'idea della morte non era più l'unica a disturbarmi, ma anche tutto ciò che aveva vissuto quel povero animale dalla sua nascita fino alla sua fine. Ho cominciato così a documentarmi e ho scoperto che la realtà è molto più sconvolgente di quanto pensiamo. Improvvisamente il problema del singolo pulcino si era trasformata in una questione legata all'allevamento intensivo, all'inquinamento, all'effetto serra, al cambiamento climatico, allo spreco di acqua, energie e combustibili... C'è dietro un giro immenso e una ripercussione che sta distruggendo noi, gli animali e tutto il pianeta.
Certo, io da sola non posso cambiare il mondo, ma posso dare il mio sostegno, così sono diventata vegana. Una scelta che ho fatto quasi 4 anni fa e che mi fa stare bene, perchè so che grazie a me qualcuno nel mondo soffrirà di meno e questo mi basta per non avere rimpianti.


L: Torniamo al libro, cosa vorresti dire in merito al tuo romanzo?

V: Spero solo che sia in grado di divertire, emozionare ma anche di mandare un messaggio, quello di non mollare mai e di lottare per i propri sogni senza rimanere bloccati dall'idea di partire da una situazione svantaggiata.

RECENSIONE: A fior di pelle (A pound of Flesh)

TITOLO: A fior di pelle

AUTORE: Sophie Jackson

EDITORE: Fabbri

COLLANA: Fabbri Life

PUBBLICATO: 11/06/2015

PAGINE: 452

PREZZO: €15,90











TRAMA

Dopo aver assistito all'omicidio di suo padre quando era solo una bambina, Kat da anni sogna il misterioso ragazzo che l'ha salvata dal fare la stessa fine. Ora, a 24 anni, Kat insegna letteratura inglese in un carcere di New York per onorare la memoria del padre, un sognatore prestato alla politica. Tra i detenuti c'è Wes Carter, un ragazzo dal passato difficile, bello quanto pericoloso, misterioso e brillante, amante dei libri e della musica eppure così impulsivo da mettersi costantemente nei guai. Tra loro cominciano a esserci scintille: ma Kat scopre presto che dietro le continue provocazioni di Carter, dietro quell'aria rude e quei modi bruschi c'è molto di più. E a rendere il loro rapporto ogni giorno più difficile è l'attrazione che esplode: immediata, intensa, fuori controllo. Ma la famiglia di Kat e i suoi amici potranno mai accettare l'idea che nella sua vita ci sia un "cattivo ragazzo" come Carter? E la scoperta del ruolo che ebbe Carter la notte della morte dei padre di Kat li costringerà ad allontanarsi o finirà per unirli ancora di più?

Nata su piattaforma on line, la serie "A pound of Flesh" è stata scaricata 4 milioni di volte e ha avuto 20 mila recensioni, prima di essere comprata all'asta da un editore americano per una cifra da capogiro. Ora è in corso di pubblicazione in 13 Paesi.

RECENSIONE

Mi concedo di iniziare con una piccola critica o meglio una cosa che a me non piace, il libro è narrato in terza persona. Questa cosa inizialmente mi ha un po’ turbata dato che preferisco i libri raccontati in prima persona, li trovo semplicemente più coinvolgenti. Seppur questo sia un aspetto molto importante per il lettore vi assicuro che dopo qualche capitolo, non l’ho trovato più così rilevante anzi, è proprio passato in secondo piano.
Sostanzialmente non è proprio un libricino, 450 pagine possono talvolta anche spaventare (“anche se non si giudica mai un libro dalla sua copertina/aspetto”) io posso assicurarvi che per me è finito troppo in fretta, se avessi avuto l’opportunità di scegliere sarebbe stato come minimo di 2000 pagine.  Ho trovato una storia piacevole e coinvolgente nella prima parte, più intensa e travolgente la seconda. I due protagonisti sono adorabili Kat dal lato suo è una ragazza perbene e Carter (seppure in fondo è un ragazzo perbene) di fatto è il suo opposto. Sono agli antipodi.
Ho trovato in qualche passaggio, che l’autrice sia stata un po’ scontata, talvolta ha fatto capire troppo evitando “l’effetto sorpresa” che però è riuscita ad ottenere in altre parti.
Ho apprezzato davvero molto la scrittura fluida di Sophie Jackson che assieme alla trama mi ha fatta innamorare di questo romanzo, facendomelo ahimè divorare.
Lo consiglio? Assolutamente sì, è una storia d’amore davvero molto bella che ha un lato umano sconvolgente. È adattissimo a coloro che vogliono lasciarsi trasportare in una favola, in un modo parallelo dove la vita non è tutta rose e fiori.
Attenzione però, non è propriamente un romanzo auto conclusivo anzi, è uscito in questi giorni il secondo volume “Nel tuo respiro” ma in questo volume muteranno i protagonisti continuando la storia. Rincontreremo Kat e Carter nel terzo volume.

Buona lettura

C

PS: non sono sicura che l’autrice sia a conoscenza del costo di una pochette di Hermes!

sabato 14 maggio 2016

RECENSIONE: Quattro cuori e un matrimonio

TITOLO: Quattro cuori e un matrimonio

AUTORE:  Stephanie Bond

EDITORE: Leggereditore - Fanucci Editore

COLLANA: One Love

PUBBLICATO:  27/03/2014

PAGINE: 218

PREZZO:  €5,90











TRAMA

Annabelle Coackley è una giovane avvocatessa in carriera, assai preoccupata per il fatto che sua mamma, vedova e un po' ingenua, sta per sposarsi con un vecchio attore, famigerato per aver già ben cinque matrimoni alle spalle. Eppure la madre è innamoratissima e vuole persino che lei faccia da damigella! Annabelle non ha nessuna intenzione di rassegnarsi a quest'idea e si precipita ad Atlanta per salvare sua madre dalle grinfie di quel Casanova da strapazzo. Ma non ha messo in conto che anche il futuro sposo ha un figlio, Clay, che come lei si oppone con decisione alle nozze temendo che il padre sia caduto nella trappola di una cacciatrice di dote. Certo, i loro punti di vista non coincidono affatto, ma Annabelle e Clay hanno ora lo stesso obiettivo: fermare il matrimonio a ogni costo. E tra dispetti, equivoci, battibecchi e baci rubati, questa missione li unirà molto più del previsto...


RECENSIONE

È stato definito “commedia romantica” ma io grandi risate non me le son fatte.
Il romanzo è carino, fresco, molto leggero e si fa praticamente leggere da solo. È un’ottima alternativa a romanzi un po’ più seri.
Annabelle è una brava figlia, un buon avvocato, fondamentalmente anche iper-protettiva nei confronti della madre, ma per una giusta causa in fondo, fondamentalmente però è un po’ pesantuccia la ragazza. Per non far sposare Belle la madre e Martin, ha però usato metodi poco ortodossi che possiamo dire alleggeriscono quella pesantezza e monotonia che configura il carattere del soggetto, rimane in fin dei conti un bel personaggio, molto equilibrato. Mentre Clay è l’uomo dei sogni di ogni donna! Lui è bello, ricco, professionale e pronto a far qualsiasi cosa pur di ottenere quello che vuole, dove per “qualsiasi cosa” intendo pagare.
La coppia Annabelle Clay è esplosiva! Pronti a mettere (temporaneamente) da parte l’ascia di guerra pur di far separare i genitori, questi sono stati gli attimi più divertenti, ma relativamente dato che mi son trovata a riflettere molto sui loro atteggiamenti, a rivalutare (da figlia) alcuni comportamenti nei confronti dei genitori, che seppur “nostri” sono persone e meritano come tutti di essere felici, invece spesso per egoismo i figli si rifiutano di comprendere. Certo che comunque il finale di questo libro è tutto fuorché una sorpresa, purtroppo.
Ma…ho adorato quel colpo di scena che doveva per forza arrivare, dove tra delusione e sgomento si cambia scenario. Il lettore comincia a trovarsi un pochino spaesato e se fino a prima ero praticamente certa di ciò che sarebbe successo, a quel punto non ero più sicura di nulla.
La scrittura è scorrevole, la storia strappa sorrisi e sospiri, forse però mi aspettavo qualcosina in più come ho già detto.
Lo consiglio a tutte coloro che hanno bisogno di qualche secondo per riprendersi, che hanno bisogno di non pensare troppo, che vogliono una lettura semplice e rilassata. Lo consiglio a chi non sa cosa portarsi in spiaggia o non sa come passare un pomeriggio. Vi assicuro che Clay è un’ottima compagnia ed Annabelle una grande guerriera.

Buona lettura

C

RECENSIONE: Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo

TITOLO: Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo

AUTORE:  Victory Storm

EDITORE: Newton Compton

COLLANA: Anagramma

PUBBLICATO: 27/01/2016

PAGINE: 283

PREZZO:  €9,90











TRAMA

Olivia e nota per essere determinata e testarda. E decisa a realizzare il suo sogno, diventare un'organizzatrice di eventi, e a farlo solo con le proprie forze. Non è certo il tipo di ragazza che si lascia mettere i piedi in testa da qualcuno. Meno che mai da un uomo che pretende di darle ordini. Devon Pierson è arrogante e abituato a prendersi quello che vuole, e Olivia lo ha capito la sera in cui l'ha conosciuto in un locale. Peccato che lui si sia fatto un'idea altrettanto precisa di lei: una ragazza presuntuosa e aggressiva che ha osato umiliarlo al loro primo incontro e che per questo dovrà essere punita. E così, quando Olivia si trova a sostituire la sorella che lavora come cameriera proprio per la famiglia di Devon, tra i due inizia una guerra fatta di colpi bassi e piccole scorrettezze: lui tenta in ogni modo di piegarla al suo volere, ma lei non ha alcuna intenzione di cedere. Sembra che le ostilità non debbano avere fine, e invece poi, un giorno...


RECENSIONE

Ho davvero atteso che questo libro mi arrivasse a casa, perché aveva una piccolissima aggiunta e non vedevo l’ora di scoprirla! Eh già, mi sento davvero fortunata perché la mia copia ha autografo e dedica di Victory Storm.
Questo titolo così particolare, è innegabile  fa il suo effetto e desta una certa curiosità. Perciò questa volta, prima di aprirlo, ma dopo averlo acquistato, ho fatto delle ricerche costatando il bilanciamento di pareri non proprio convincenti alla: “sì carino, ma niente di che…” ed altri molto positivi. È per questo che se voglio informarmi lo faccio sempre dopo aver già acquistato il libro, così ho iniziato il mio viaggio con Olivia e Devon.
Non ci giro attorno, le sole prime righe di questo romanzo mi hanno fatto comparire un enorme sorriso sulle labbra, che è presto sfociato in grandi risate. Vi assicuro che è stato terribile soffocare delle sonore risate in piana notte! Ho letto questo libro in 3 giorni pur non avendo tempo, anche se avevo solo un momento  mi finiva tra le mani ed ora piango della mia ingordigia.
Ho adorato Olivia, lei che si è presentata ed immediatamente mi ha travolta come un tifone, con quel suo carattere così simile al mio, con le sue fissazioni e la sua armatura da guerriera, è stato impossibile non affezionarvisi.  Poi c’è Devon, il mio adorato Devon, che ha avuto su di me (inizialmente e nel corso di tutta la storia) lo stesso impatto che ha avuto su Olivia, chiunque se ne sarebbe innamorata. Bello, ricco, dannato ed estremamente bastardo, per non dire stronzo.
Molto meno simpatica la sorellina di Olivia Cadice, ma purtroppo una mela marcia c’è sempre!
Quella che c’è tra Devon e Olivia non è una storia, ma una vera e propria guerra che sinceramente mi ha fatto sbellicare dalle risate. Purtroppo tutto il trambusto finisce quando Cadice riprende il suo lavoro ed Olivia è costretta a mettersi da parte.
La storia mi ha presa dall’inizio alla fine ma, mi sarei aspettata qualcosa di diverso nella parte finale.
Probabilmente nessuno condividerà questa ultima frase ma io non credo molto nell’amore e credo ancor meno alla sua forza.
Avrei un solo appunto da fare sull’ultima frase, sì proprio l’ultima, quella con cui si chiude il libro, quella che riesce a farti sentire triste e felice allo stesso tempo, ci manca una parola! Una parola importantissima prima del punto, un vocabolo che la scrittrice ha omesso e mi ha spezzato il cuore con questo suo gesto! Scherzo ovviamente, su tutto tranne che sulla parola, per me, e solo per me, prima di quel punto ci sarebbe stato bene un… <<bastardo>>.
Lo consiglio a tutti, è un romanzo da divorare. Non è mai volgare la storia è affascinante, avvincente e coinvolgente, la scrittura scorrevole e fluida e le risate sono assicurate. Quando la fascetta rosa posta sul libro affermava: “CREA DECISAMENTE DIPENDENZA”, pensavo scherzasse, invece è vero! Una volta iniziato non vorrete più staccarvene, quelle pagine sono l’accesso per un mondo parallelo che è paradisiaco.

Vi auguro una buona lettura e un buon divertimento in compagnia di Olivia e Devon, e della scrittura di Victory Strom.
Baci
C

PS: presto acquisterò 82 biglie e le terrò in un barattolo dentro al cassetto, perché non si sa mai…

giovedì 5 maggio 2016

RECENSIONE: Come prima

TITOLO: Come prima

AUTRICE: Maria Venturi

CASA EDITRICE: Rizzoli

COLLANA: I libri di Maria Venturi

PUBBLICATO: 01/03/2011

PAGINE: 282

PREZZO: 7,65€
(in promozione su Mondadori Store a 2,65€ per tutto il 2016)









TRAMA
Cinque anni fa. Teresa ha 19 anni, è bellissima, non le interessano i soldi o il potere, eppure fa la escort di lusso. Talmente irresistibile da poter scegliere: non basta pagare per andare con lei. La sua carriera finisce all'improvviso quando la moglie e il figlio dell'affascinante primario con cui è a letto fanno irruzione nella stanza. Teresa si ritrova per strada, seminuda, sotto la pioggia, persa nel ricordo di un lontano dolore. Un uomo la copre con una coperta: è Jacopo, il figlio trentenne del primario, e i suoi occhi sono pieni di pietà.
Oggi Teresa e Jacopo si sono sposati sei mesi dopo quell'incontro. Il loro amore assoluto è stato messo a dura prova dalle circostanze della vita: i guai giudiziari della famiglia di Jacopo, con cui lui ha rotto i ponti, le sue frustrazioni professionali, la grave malattia della figlia più piccola, un tradimento, l'ombra del passato di Teresa. Hanno avviato le pratiche di separazione, ma un tragico incidente li spingerà a mettersi in discussione, a rispondere a tutte le domande che non si erano mai posti, a interrogarsi su ciò che conta davvero e che costituisce la loro essenza profonda. E l'essenza del loro amore.


RECENSIONE


La storia raccontata in questo libro, non è la solita storia d'amore facile o che trova qualche ostacolo sporadico e di poco conto, è una storia d'amore nata da un colpo di fulmine di fatto sbagliato. È la storia travagliata e sofferta, di una famiglia, di una ragazza Teresa e di suo marito Jacopo.
Ho iniziato a leggere questo libro e non sapevo cosa aspettarmi, non avevo letto la trama, il titolo non mi affascinava anzi mi lasciava indifferente e la copertina non è delle più felici, quindi cosa mi ha attratto di questo libro?
Perché vorresti farcelo comprare se sei la prima a dire proprio che non ti ispirava?
Perché mi sono dovuta ricredere su tutto! Quella copertina è semplicemente perfetta ed espressiva, il titolo più che appropriato e il racconto sbalorditivo. Certo la prima sera che ho aperto questo libro, sono rimasta abbastanza sconvolta, cioè le prime pagine di questo libro sono di un’umanità, una tristezza e una malinconia, da avere un impatto sul lettore mostruoso. Ho proprio avuto la sensazione di avere un peso sul cuore e avrei voluto continuare a leggere per tutta la notte pur di alleggerirlo, ma anche perché nonostante quell’inquietudine che mi aveva trasmesso, aveva qualcosa per cui valeva la pena leggerlo. La seconda sera, l’ho aperto con un altro spirito e mi ha di nuovo meravigliata, è stato così per le restanti (poche) serate che l’ho avuto tra le mani, una continua sorpresa. La storia è bellissima, la scrittura scorrevole e coinvolgente, i personaggi fantastici. Già Teresa è affascinante sia come ragazza che come personaggio, il suo carattere e soprattutto la sua forza mi hanno portata a fare già dall’inizio il tifo per lei che aimè ha dovuto sempre lottare contro i mulini a vento. Dopodiché i suoi puntigli, la sua testardaggine e quelle amare consapevolezze mi hanno portata a rivedere me stesse nella protagonista. Cosa dire di Jacopo Nardi, un uomo forte ed estremamente debole, l’ho adorato dall’inizio quando ha deciso di ignorare del tutto la madre per aiutare Teresa, perché “lui per lei avrà sempre un plaid”.
Spendo una parola anche per Ada, Filippo e la madre di Jacopo. Quest’ultima ha avuto tutta la mia disapprovazione, sia come madre che come donna, guadagnandosi la mia indifferenza. Filippo Nardi è il classico uomo che ha preferito accontentarsi di una donna ricca e cercare ovunque “l’amore”, se così vogliamo dire… A nonna Ada e ai suoi consigli tutta la mia stima. Quella saggezza nel saper riconoscere i propri errori e saper chiedere scusa, e i suoi trucchetti che mi hanno fatta ridere, semplicemente perché veri.
Ci sono verità e verità, basta pensarci un po’ e decidere quale raccontare.
Questo libro è drammatico, ma soprattutto e principalmente all’inizio, muta in psicologico poi. Non era il mio genere, ma è talmente bello che vorrei, con le mie parole, farvi capire che merita davvero di essere letto.
La parte drammatica è trattata con sapienza ed io sono riuscita a stento a trattenere le lacrime, la parte psicologica non è mai pesante.
Lo consiglio a chi non ha paura di sapere e non ha paura di vedere le cose così come sono. Lo consiglio a chi ha voglia di qualcosa di più della solita storia d’amore.

Buona lettura

C

domenica 1 maggio 2016

RECENSIONE: Hoot

Titolo: Hoot

Autore: Carl Hiaasen

Editore: Mondadori

Collana: Onde / Oscar bestseller

Pubblicato: 01/01/2003

Pagine: 277

Prezzo: 14,80

Prezzo rilegato: 9,50










TRAMA

Dopo l'ennesimo trasloco con la sua famiglia, Roy è preoccupato: la Florida non sembra abbastanza divertente... Finchè un mattino appare quello strano ragazzetto. Dal finestrino dello scuolabus. Roy lo vede sfrecciare lungo il marciapiede. Senza libri, senza zaino e soprattutto senza scarpe. Chi è? Dov'è diretto? Intanto, nel cantiere dove dovrebbe nascere un nuovo megastore di frittelle, si moltiplicano gli "incidenti": scompaiono i sedili degli escavatori... Ce n'è abbastanza per risvegliare la curiosità di Roy, che presto si troverà coinvolto in una battaglia contro il tempo: smascherare gli speculatori prima che qualcuno ci rimetta le penne.

RECENSIONE

Inizio subito con il dirvi che questo libro l'ho letto due volte, una diversi anni fa, l'altra il mese scorso, ed ho deciso di recensirlo perché mi suscita una grande simpatia.
Il protagonista, Roy, è un ragazzino sveglio e coraggioso, che muove tutta la storia grazie alla sua insaziabile curiosità. Probabilmente è uno dei protagonisti che ho apprezzato di più tra quelli che ho incontrato finora nei romanzi per ragazzi ed ho trovato originali anche i due coprotagonisti che conducono assieme a lui una battaglia ecologica estremamente attuale il cui messaggio è insegnare a rispettare la natura e la sua bellezza.
La trama si svolge con un ritmo poco incalzante ma estremamente piacevole e scorrevole. Mi spiego meglio, la storia è molto bella e scritta davvero bene, ma non c'è alcun crescendo che renda impazienti di leggere il resto, di sapere come finisce. Ovviamente si è curiosi di arrivare alla fine, posso assicurare che non è affatto uno di quei libri che si lasciano a metà rinunciando a concludere, tutt'altro! Non annoia mai, ma l'intera vicenda ha un ritmo tranquillo, scorrevole, che rimane tale dall'inizio alla fine.
Ho trovato l'ironia dell'autore davvero molto divertente. La si percepisce un po' ovunque, dai dialoghi, dalla descrizione e dalle caratteristiche dei personaggi, dall'azione. Bella l'idea di coinvolgere ragazzini in una battaglia dal valore morale altissimo (a mio parere), una battaglia che invece gli adulti sembrano non aver interesse a combattere. Bello anche il lieto fine che è d'obbligo in una storia come questa, adorabile l'idea di “fermare il progresso” per salvare delle piccole e meravigliose civette indifese (civette delle tane che vivono sottoterra).
Un'unica cosa del romanzo non ho potuto fare a meno di notare: i bambini sono davvero poco bambini. Ragionano come adulti, si muovono come adulti, pensano come adulti. Quando ho letto questo libro per la prima volta anch'io ero una ragazzina e non mi sono resa conto di tutto questo, invece alla mia seconda lettura (molto più recente) la cosa mi è saltata agli occhi. L'autore ha scritto la storia con una mentalità assolutamente adulta ed ha trasmesso questa caratteristica anche ai suoi personaggi, privandoli secondo me della loro natura di bambini. Questo piccolo difetto è anche l'unico che ho riscontrato, per il resto questo romanzo è piacevole e divertente, sicuramente da leggere.

Buona lettura!
E