mercoledì 20 aprile 2016

RECENSIONE: Beautiful Bastard


TITOLO: Beautiful Bastard

AUTORE: Christina Lauren (ossia Christina Hobbs & Lauren Billings)

EDITORE: Leggereditore

COLLANA: Narrativa

PUBBLICATO: 13/11/2013

PAGINE: 251

PREZZO: 12,00€




TRAMA

Ambiziosa, efficiente, una gran lavoratrice, Chloe Mills ha un solo problema: Bennett Ryan, il suo capo. Esigente, prepotente, senza riguardi e irresistibile: un affascinante bastardo. Bennett è appena tornato dalla Francia. Non si sarebbe mai aspettato che la voce che lo ha aiutato mentre era all'estero appartenesse a una creatura così spettacolare e provocante (con quella sua aria così innocente!). Non sarà professionale, ma starle lontano è impossibile...

RECENSIONE

Inizio subito dicendovi che è un libro per adulti, e ne sconsiglierei la lettura ad un pubblico di età inferiore ai 16 anni, anzi facciamo 18 che è meglio. Già il libro in questione mi è arrivato a casa con una fascetta rosa sopra la copertina che era tutto un programma, la dicitura era questa (e cito): “BEST SELLER ANCHE IN ITALIA! L’unico romanzo che supera cinquanta sfumature di grigio…”.
Diciamoci la verità, ormai chi mi segue ne è a conoscenza, compro i libri limitandomi a guardare titolo e copertina, ebbene erano entrambe molto soddisfacenti ma non mi sarei mai aspettata la premessa fatta dalla fascetta! Un po’ intimorita ho iniziato questa avventura e mi sono catapultata in una storia che mi ha coinvolta, emozionata ed affascinata, a tal punto da divorare letteralmente il libro. Ho adorato Chloe, la sua ambiziosità, la sua eleganza e soprattutto la sua forza, ma lasciatemelo dire perché meglio di una donna in carriera con idee chiare e tanta grinta può esserci solo un “irresistibile bastardo”. Quindi, chi è questo capo così irresistibile e altrettanto bastardo? Lui è Bennett Ryan, direttore marketing della Ryan Media, un uomo tutto d’un pezzo, elegante, esigente, ambizioso, eccessivamente tenebroso ed infinitamente sexy. Cosa mai potrà succedere tra una tirocinante affascinante e disposta a molto pur di far carriera ed un capo così, disposto a tutto pur di metterle i bastoni fra le ruoto? Di tutto! 
Essendo un libro a livello di Cinquanta Sfumature, gli atti sono fin troppo dettagliati ed ovviamente espliciti, talvolta rasenta o supera il volgare ma da un libro del genere non possiamo che aspettarci questo d’altronde. Accoglie un pubblico che è alla ricerca della passione, della sensualità e sessualità sfrenata, e la fornisce in tutte le salse.
La scrittura del romanzo è scorrevole, l’autrice o meglio le autrici sono state capaci di coinvolgere e risucchiare il lettore nella storia a tal punto da non poter davvero smettere di leggerlo.
A me è piaciuto moltissimo, il finale però è aperto perché “Beautiful Bastard” è il primo di una serie, per l'appunto la serie "Beautiful Bastard" eh già… Seguono infatti "Beautiful Bitch" che dovrebbe essere la conclusione del romanzo in questione, poi ci sono “Beautiful Stranger” e il suo seguito "Beautiful Bombshell", poi “Beautiful Player” e il rispettivo seguito "Beautiful Beginning", fortunatamente tutti già scritti e pubblicati, ma sinceramente ho incontrato più di qualche problema per trovarli ed acquistarli tutti, infatti ne ho solo un'altro e purtroppo non è il seguito di Beautiful Bastard. 
A chi lo consiglio? A tutte coloro (DONNE) a cui piace il genere New Adult.
Buona lettura
C.

RECENSIONE: Il fuoco e la carezza


TITOLO: Il fuoco e la carezza 
AUTORE:  Salvatore D’Antona
CASA EDITRICE:  Demian Edizioni
COLLANA:  La tabula
PUBBLICATO:  03/03/2013
PAGINE: 160
PREZZO:  13,00€




DOVE ACQUISTARE IL LIBRO ONLINE: 




TRAMA

Livio: Ovunque polvere e desolazione. Le prime luci dell’alba accarezzano il viso di Livio. Neppure la barba è andata via del tutto. La pelle è secca e l’acqua scarseggia. Nella tendopoli di Assergi c’è tanta gente e c’è fretta. Ci possono essere ancora persone vive sotto le macerie. Sono passate ventisette ore dal terremoto e qualcuno potrebbe essere allo stremo delle forze in attesa di un soccorso decisivo per avere un futuro.

Marta: Deve essere l’alba. Il freddo arriva dritto nelle ossa. Io comincio a sentire i dolori. Fino a questo momento tutti i miei sensi erano addormentati. E ora si sta risvegliando tutto. Si sta risvegliando il giorno. Una linea di luce trapela tra queste pietre. Non mi colpisce direttamente. Sarà distante da me un metro e mezzo. Ma la vedo, la posso vedere.
Valeria: – Ti amo – disse in un sospiro Valeria. Non so dire per quanto tempo rimasi incollata alle sue labbra e a quelle due parole. Nessuno dei problemi che mi sarei posta durante tutta la mia vita, fino ad ora, era presente in quel momento. Due donne che si amano, i pregiudizi, la reazione delle famiglie, gli sguardi morbosi e di condanna della gente. Niente era lì, in quella stanzetta d’ospedale. C’eravamo solo io, Valeria e una storia d’amore assurda che voleva nascere.


RECENSIONE


L'ambientazione di questo romanzo è molto interessante. Tutta la narrazione, che va indietro nel tempo a raccontare le storie dei tre protagonisti, ha come sfondo L'Aquila devastata dal terremoto del 6 Aprile 2009. Devo essere sincera, la drammaticità di quell'evento arriva potente al lettore, in special modo se si tratta di qualcuno che ha vissuto il disastro in prima persona. In realtà poi passa un po' in secondo piano per lasciar molto spazio alle storie dei protagonisti che raccontano sia con pensieri che con lettere le loro storie.

Lo stile scorrevole e arricchito dai molteplici dialoghi è piacevole, il libro si legge d'un fiato e man mano incuriosisce l'incalzare della trama che s'intreccia e s'infittisce sempre più portando chi legge ad incuriosirsi e a voler sapere come va a finire. In questo lo stacco tra un personaggio e l'altro aumenta l'attesa e soprattutto sulle ultime pagine rende davvero impazienti di sapere.

Ho intuito in anticipo quale fosse il finale, ma è stato verso la conclusione e credo sia qualcosa che l'autore ha ricercato, come se non fosse interessato al colpo di scena finale, ma piuttosto alla poesia commovente con la quale ha terminato le ultime righe. Purtroppo il romanzo ha un finale aperto, dico purtroppo perché questo modo di chiudere mi lascia sempre con una sensazione d'incompiuto che non so apprezzare fino in fondo. Per il resto l'amore ed i sentimenti fanno da protagonisti per l'intera narrazione e ci si affeziona facilmente ai personaggi immergendosi con loro in un passato che (come sempre) non vi posso anticipare, lasciando a voi la lettura con tutte le sue sorprese.

Un libro che ha la sua buona dose di drammaticità ma anche una bellezza di sottofondo che vi si svelerà solo alla fine. Chi ama i romanzi d'amore un po' più complessi e profondi dei soliti e chi si volesse cimentare in una lettura a volte anche impegnativa dal punto di vista emotivo apprezzerà sicuramente “Il fuoco e la carezza”. Io lo consiglio.

Buona lettura.
E 

martedì 19 aprile 2016

Intervista a Lucrezia Scali su "Te lo dico sottovoce"




Lucrezia Scali ha risposto alle nostre domande e per questo la ringraziamo.
Di seguito l'intervista.


Lucrezia Scali
autrice di
"Te lo dico sottovoce"


















Lodoredeilibri7: Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d'amore?

Lucrezia: Ciao e grazie mille per l’opportunità. Allora, non so dirti con l’esattezza quando ha avuto origine la passione per i romanzi d’amore, anche perché io leggo di tutto ma scrivo principalmente romance. Non so, forse perché l’amore è il motore della vita, qualcosa che accomuna un po’ tutti noi.

Lodoredeilibri7: Ci sono state esperienze personali tue che ti hanno ispirato la stesura del romanzo?

Lucrezia: Assolutamente, sì. A partire dal cane della protagonista che è il mio cane, Bubu, e tante altre piccole cose che fanno parte dei miei ricordi di bambina e di persone che ho realmente conosciuto. Ovviamente la maggior parte è tutta opera di fantasia.

Lodoredeilibri7: Un libro che ami?

Lucrezia: Uno? Per una persona che legge in media 100 libri all’anno è praticamente impossibile. Però voglio dirti Piccole donne.

L: Io adoro gli animali ed ho un cane, quindi mi interessa molto l'argomento pet therapy da te 
trattato con grande maestria e conoscenza. Parlami del legame che può trasformare l'amore e la compagnia di una animale in terapia.

Lu: Ho deciso di parlare di pet therapy perché è un argomento ancora poco approfondito in Italia, anche se devo ammettere che nell’ultimo periodo ci sono state diverse novità. Io credo nell’amore incondizionato che può donare un animale, e questo può solo fare del bene alle persone. Loro non ti giudicano, loro non hanno preferenze, loro non ti voltano le spalle, ma sono sempre lì pronti a regalarti il loro entusiasmo. Come può qualcosa di così spontaneo e genuino fare del male a dei pazienti? È stato riscontrato che gli animali possiedono una serie di qualità terapeutiche che riescono a migliorare la qualità della vita di un paziente, ovvio non a termine di guarigione.

L: Sempre relativo alla domanda precedente, nel libro si fa un accenno a coloro che sono contrari a questa pratica, cosa vorresti dire a chi nella vita reale ha questa visione della pet therapy?

Lu: Il discorso è molto ampio, c’è chi non approva la pet therapy ma sono scelte discutibili, mentre non tollero chi non rispetta gli animali. Non posso essere amica di una persona che maltratta il proprio animale, che lo usa per scopi di lucro, che lo prende e poi lo abbandona e potrei andare avanti per ore. Ecco, dovrebbero ricevere lo stesso trattamento.

L: Essendo tu una veterinaria ed essendo l'argomento "animali" un tema fondamentale del libro, voglio farti una domanda delicata. Ad oggi sono purtroppo molto frequenti i maltrattamenti sui nostri amici a quattro zampe, ci potresti parlare delle tue esperienze in proposito?

Lu: In realtà devo ancora laurearmi. Posso dirti che ho voluto inserire in questo romanzo alcune delle tematiche che mi stanno molto a cuore. In Te lo dico sottovoce si parla di lotte tra cani, abbandono, maltrattamenti, e ho voluto mettere in luce queste situazioni che si verificano ogni giorno, per cercare di sensibilizzare un po’ il lettore a riguardo.

L: Un po’ di psicologia dei personaggi: la figura del padre di Mia è ambigua. All'inizio è sottomesso alla moglie, poi sembra cambiare decidendo di pensare con la sua testa. Spiegheresti il percorso di crescita di questo personaggio? Come mai solo alla fine decide di uscire dal suo guscio?

Lu: Il personaggio del padre è una figura che mi ha creato un po’ di difficoltà nel descriverlo. Sarà perché ho un rapporto un po’ travagliato con il mio papà, e quindi volevo creare un personaggio in grado di ribellarsi. Ecco, volevo che uscisse fuori la sua vera natura e che si riscattasse, rompendo tutti gli schemi e le imposizioni della moglie e della famiglia in generale. In fondo Mia ha ereditato anche metà dei geni da parte del padre, no? J

L: Il passato difficile dei due protagonisti è la parte drammatica del libro. Come mai la scelta di dare un così grande peso alle esperienze passate? Che genere di rapporto hai con il tuo vissuto?

Lu: Ognuno di noi è il risultato dell’educazione e delle esperienze che ha vissuto. Non tutti hanno avuto la fortuna di avere una vita perfetta e senza una minima crepa, io in prima persona. Così l’idea di inserire due personaggi molto diversi tra loro, ma entrambi segnati da un dolore simile. Metterli a nudo in questo modo è stato un po’ come mettere a nudo me stessa, facendo risaltare le paure e gli ostacoli della vita.

L: Cosa vorresti dire in merito al tuo romanzo?

Lu: Io sono negata nel promuovere quello che faccio e rischio di ottenere il risultato opposto. Che dire? Io ho messo tutto il mio cuore in questa storia e spero che possa regalare qualche emozione anche a chi lo legge.

L: Ti aspettavi il successo che hai avuto?

Lu: Non so se possiamo chiamarlo successo. In realtà il mio successo è stato quello di arrivare in libreria e vedere il mio libro esposto. Tutto il resto è stato qualcosa di inaspettato e che mi fa scoppiare il cuore di gratitudine per chi ha deciso di darmi un’opportunità.

La Divina Commedia: INFERNO



Ebbene sì, era scontato.
Il classico per eccellenza è proprio questo e scommetto che ve lo aspettavate. Ma prima che vi diate
per vinti e rinunciate a questa lettura scritta in versi ed in un linguaggio non proprio recente, vi dico che leggere l'Inferno di Dante per intero è ben diverso dal leggere alcuni canti a scuola saltellando dal primo al quinto, dal decimo al dodicesimo...
Io stessa ho ripreso in mano questa opera ed ho pazientemente cominciato dall'inizio “Nel mezzo del cammin...”
Non nutrivo grandi speranze di concluderla davvero, ma ci ho provato. Risultato? Amavo Dante ed ora lo amo ancora di più.
Ho divorato tutti i canti, man mano che mi abituavo al linguaggio usavo sempre meno le note (indispensabili in alcuni punti, sebbene l'Inferno sia scritto in maniera meno elevata rispetto a Purgatorio e Paradiso proprio per il fatto che si tratta del luogo che simboleggia la bassezza di spirito, quindi assolutamente comprensibile).
Ho scoperto canti mai fatti a scuola dei quali non immaginavo nemmeno l'esistenza ed ho capito che tutti i film horror ad oggi esistenti Dante li ha anticipati di secoli! Credetemi, vale la pena ripercorrere la discesa negli inferi per bene, senza saltare nulla, e scoprirete che questa opera è davvero sensazionale!
Le pene dei dannati via via che si scende diventano più spaventose, più terribili. Sapevate che i ladri sono gettati in un girone brulicante di serpi il cui morso provoca varie sofferenze, tra le quali le più atroci: il prendere fuoco per ridursi in cenere e il trasformarsi nel serpente dal quale si è stati morsi mentre quello si trasforma nel dannato? Sapevate che ad un certo punto la discesa è talmente ripida che Dante e Virgilio per proseguire sono costretti a cavalcare un mostro (Gerione) che li porti giù? O che per un po' vengono scortati da un gruppo di dieci diavoli?
Sembra un libro fantasy, non lo è, è l'Inferno della Divina Commedia che merita senz'altro di essere letto.
Per quanto riguarda Purgatorio e Paradiso questi non sono adatti a tutti. Sono più noiosi ed il linguaggio è molto più complicato, ma l'Inferno è tutt'altra cosa, comprensibile ed interessante, l'opera di un genio, vale la pena provare.


Buona lettura.
E.

lunedì 18 aprile 2016

Intervista ad Anna Premoli su "Tutti i difetti che amo di te"












Intervista ad Anna Premoli, autrice di "Tutti i difetti che amo di te", che ha risposto alle nostre domande.





Lodoredeilibri7: Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d'amore?

Anna: Non nasco lettrice rosa, tutt'altro. Credo che i romanzi d'amore siano arrivati nella mia vita in un momento in cui avevo bisogno di spensieratezza, di prendermi un po' meno sul serio, di smettere di essere così quadrata.

Lodoredeilibri7: Ci sono state esperienze tue personali che hanno influenzato o ispirato la stesura del romanzo?

Anna: Di carattere sono piuttosto pragmatica e poco romantica. Ma l'aver vissuto e il continuare a vivere sulla mia pelle una grande storia d'amore mi ha arricchito e fatto capire quanto sia importante avere una persona speciale al proprio fianco. Mio marito e io ci siamo conosciuti sui banchi del liceo ed è senza ombra di dubbio la persona che ha maggiormente influenzato quello che sono diventata. Se non fosse stato per la nostra storia, non credo che sarei mai arrivata a scrivere niente.

Lodoredeilibri7: Un libro che ami?

Anna: La coscienza di Zeno di Italo Svevo. Oppure Il Maestro e Margherita di Bulgakov.

L: Leggendo il libro si capisce subito che ha qualcosa di diverso rispetto agli altri romanzi rosa, ho trovato diversi riferimenti riguardo a quelli che sono i classici, faccio un esempio l'Inferno di Dante, come mai questa voglia e questi insoliti seppur personalmente apprezzatissimi riferimenti, esattamente come i termini tecnici lasciati immutati?

A: Mi piacciono i rosa intelligenti e ancora di più mi piace essere una scrittrice rosa che non viene meno alla sua identità. Io sono principalmente un'economista, e quello rimango anche quando scrivo romanzi. L'amministrazione di sostegno è solo uno dei temi che ho trattato. Comunque ho fatto ben di peggio, andando a toccare anche il settore dello shale gas in un altro libro.

L: Il personaggio maschile, Ethan Phelps, è bello, scontroso, sottile ed intrigante, ma conserva questo lato oscuro che lo porta ad aver bisogno di un amministratore di sostegno. Con questa sua parte così, se vogliamo, fragile del suo carattere, volevi farci capire qualcosa che non è stato esplicato a parole?

A: Il mio lavoro di private banker mi ha permesso di entrare in contatto con tante persone diverse negli anni e mi ha fatto rendere conto di quanto i soldi in realtà non facciano la felicità. Diciamo che occuparmi di investimenti ha richiesto una straordinaria capacità di leggere le persone e comprendere tutte le loro sfaccettature. Quello che ho imparato sul lavoro, l'ho poi sfruttato alla grande nei miei romanzi. Indubbiamente, il messaggio che cerco di dare con la storia è di non fermarsi mai alle apparenze, di andare nel profondo delle persone, e di non arrendersi a se stessi.

L: Parliamo di Sara, del suo carattere così introverso e allo stesso tempo forte, che in un certo quel modo riesce anche a sovrastare il carattere strafottente e sfrontatamente vigoroso di Ethan. Perché? Perché questo personaggio cela il suo carattere, perché tutte quelle insicurezze che lo portano sempre ad aver bisogno di aiuto o aver voglia di mollare?

A: Sara in realtà non nasconde affatto il suo carattere. E' solo il tipo di persona che non reagisce senza prima essere provocata. Spesso si dà per scontato che una persona all'apparenza tranquilla sia debole. Non sempre è vero. Ci sono casi in cui la spina di ferro non corrisponde necessariamente a un perenne urlare e sbraitare. Sara è così, molto equilibrata.

L: Vorrei che mi parlassi di due personaggi secondari, cioè il fratello di Ethan, James, e della sorellina di Sara, Eva. Hai fratelli o sorelle che rispecchiano in qualche modo i caratteri dei due personaggi?

A: Ho una sorella più piccola che non assomiglia in alcun modo ai personaggi del libro. In genere quando scrivo evito sempre coinvolgimenti diretti con parenti. Si vive più sereni.

L:Mi viene spontaneo chiederti: hai la fobia dei ragni? Perché entrambi i protagonisti sono accomunati da questa paura?

A: Ho una terribile fobia dei ragni. Questo dettaglio è totalmente autobiografico.

L:Cosa vorresti dire in merito a questo tuo romanzo?

A: E' una storia di crescita ed è un grande messaggio di speranza: il fatto che Sara inizi pian piano a credere in Ethan, quasi lo costringe a voler diventare una persona migliore. Non tanto per se stesso, perché Ethan non si ama molto, quanto per lei.

L:Questo libro è stato vincitore dell'ambitissimo Premio Bancarella, ti saresti mai aspettata un successo del genere?

A: A dire il vero il vero il Bancarella è stato vinto da un altro mio romanzo, "Ti prego lasciati odiare"...

L: "Tutti i difetti che amo di te" ha dato il via ad una nuova collana della casa editrice Neton Compton. E' infatto il numero 1 della collana Gli Insuperabili GOLD, come hai recepito questa notizia?

A: Trovo che sia davvero ammirevole l'impegno che la Newton mette nel voler proporre anche in cartaceo, a piccoli prezzi, un'infinità di romanzi. L'iniziativa mi piace molto. Quanto all'essere stata il numero 1 della collana, credo sia stato un caso.



P.S.: Mi scuso con l'autrice per la domanda che definirei errata, riguardo il Premio, sono stata infinocchiata dalla copertina del libro, fraintendendola.

giovedì 14 aprile 2016

Intervista a Valeria Luzi su "Mi manchi troppo per dimenticarti"






Oggi vi proponiamo l'intervista a Valeria Luzi, autrice di "Mi manchi troppo per dimenticarti", che ha risposto alle nostre domande.




 Valeria Luzi
"Mi manchi troppo per dimenticarti"











Lodoredeilibri7: Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d'amore?

Valeria: Durante l'adolescenza ero una ragazzina goffa, che avrebbe tanto voluto avere il fidanzato, ma troppo insicura per cercarlo veramente. Quindi mi rifugiavo nel mondo della scrittura e la penna diventava la mia bacchetta magica, con cui potevo trasformare una realtà insoddisfacente nel massimo delle mie aspettative. Proprio in quel periodo ho cominciato a scrivere le storie d'amore che avrei voluto vivere e ancora adesso, grazie alla scrittura, posso essere tante persone e vivere tante vite, invece di una sola.

Lodoredeilibri7: Ci sono state esperienze personali tue che ti hanno inspirato la stesura del romanzo?

Valeria: Forse proprio la mia adolescenza travagliata, di cui ho parlato prima. In un certo senso le mie storie girano sempre intorno a quel periodo cruciale nella vita di ognuno di noi e allora ho pensato, ma se Susi perdesse la memoria e tornasse un'adolescente insicura, cosa succederebbe con il suo migliore amico Mike?
Il risultato è un emozionante mix di romanticismo e divertimento, in cui la protagonista riuscirà ancora una volta a superare tutte le sue più grandi paure.

L: Un libro che ami?

V: Questa domanda mi mette sempre in crisi perché i libri che amo sono troppi. Te ne cito solo alcuni: Delitto e castigo, Cento anni di solitudine, Il ritratto di Dorian Grey, Due di due, Canale Mussolini, Fa bei sogni. Come romanzi d'amore contemporanei ho apprezzato molto Io prima di te e ora come ora mi sto ispirando a Mangia, prega, ama per scrivere il mio prossimo libro.

L: Mi interesserebbe molto sapere come mai entrambi i protagonisti sono famosi chef, ma soprattutto il fatto che comunque Susi non sia uno chef normale, come mai?

V: Quando ero alla ricerca di un'idea per il mio libro, un mio amico italiano, che vive a New York da tanti anni, ha vinto Masterchef USA e, dato che sono sempre stata affascinata dalla figura di Gordon Ramsey, ho pensato che poteva essere bello creare un protagonista maschile simile a lui, solo che italo americano, ovviamente.
Per quanto riguarda Susi, avendo avuto problemi di peso durante l'adolescenza, si è specializzata nella cucina dietetica, molto in voga negli ultimi anni, ritagliandosi così la sua nicchia di mercato. Questa idea mi è venuta perché anche a me piace cucinare piatti gustosi e salutari al tempo stesso.

L: Premetto che non ho il tuo promo libro Ti odio con tutto il cuore, ma nel seguito Mi manchi troppo per dimenticarti il narratore è il protagonista maschile. Ciò è insolito per un romanzo di questo genere, cosa ci dici in proposito?

V: Quando leggerai il primo, capirai meglio anche tante cose del secondo. Nel nuovo libro ho scelto di far parlare Mike in prima persona, perché in Ti odio con tutto il cuore era Susi a parlare, quindi mi faceva piacere alternare i punti di vista, dando sfogo al mio lato maschile. L'idea mi è venuta dopo la divertente lettura di Non cercarmi mai più di Emma Chase, in cui è il protagonista maschile a parlare.

L: E' forse uno dei pochi romanzi in cui il protagonista maschile, in questo caso Michael Di Bella è un uomo innamorato, sincero, romantico e senza troppi grilli per la testa, siamo abituati a uomini molto libertini, che prima di aprire gli occhi e guardare la donna che hanno davanti e di cui subito si innamorano impiegano sì e no metà libro. La scelta di questo carattere così dolce e fragile, come mai?

V: Anche Michael Di Bella in precedenza è stato libertino, ma quando ha trovato il vero amore con Susi, ha cambiato totalmente registro. Alcuni lettori hanno commentato che purtroppo non esistono gli uomini così, ma in effetti io scrivo quello che le donne vorrebbero che gli uomini pensassero e facessero, non come sono veramente. Secondo me, gli uomini dolci e forti allo stesso tempo sono rari, ma per fortuna esistono e io ne ho trovato uno.

L: Un po' di psicologia dei personaggi: la famiglia di Susi è particolarmente unita e soprattutto aiuta tantissimo Michael, e non credo lo faccia solo per la figlia ma ha accolto Michael come un figlio, una famiglia molto presente, che però  non ha mai sorpassato quel sottilissimo limite...

V: Michael è sempre stato come un figlio per i genitori di Susi, quindi cercano di aiutare entrambi, facendo di tutto per farli stare insieme. Come nel primo libro, in cui cercano di farli riappacificare, mi piaceva l'idea di una grande famiglia, come la mia, in cui tutti si aiutano e si sostengono a vicenda.

L: Come mai la scelta di un incidente così pesante e particolare che implica un'amnesia dura da affrontare?

V: Di solito, nei seguiti gli autori devono trovare un modo per allontanare i protagonisti per poi farli riavvicinare e di solito li fanno litigare per gelosia o qualche incomprensione, ma visto che Susi e Mike avevano già trascorso tutto il primo libro a battibeccare, sarebbe stato abbastanza ripetitivo farlo di nuovo. Quindi ho ideato l'escamotage dell'amnesia per riportarli indietro nel tempo, a quando erano solo amici, a quando Mike era già innamorato di lei ma non aveva il coraggio di dichiararsi.

L: Cosa vorresti dire in merito al tuo romanzo?

V: E' stato molto bello e divertente raccontare questa storia, che ancora mi fa emozionare ogni volta che la leggo. Come in ogni mio libro, dentro c'è una parte di me, ci sono i miei sogni, le mie paure, i miei desideri, le mie insicurezze. E' un incredibile spaccato della mia anima.

L: Dopo il successo del tuo primo libro, ti aspettavi il successo che hai avuto anche per questo?

V: Di certo ci speravo molto e mi ha fatto davvero piacere che, nonostante la storia sia diversa dalla prima, sia ugualmente piaciuta. E' sempre bello riuscire a far emozionare le persone, migliorare la loro vita per un attimo e, quando mi scrivono che hanno pianto e riso leggendo il mio libro, allora ho la certezze di essere andata a segno.

Grazie per l'intervista! Ora non ti rimane che leggere anche Ti odio con tutto il cuore!

mercoledì 6 aprile 2016

RECENSIONE: Il confine di un attimo







TITOLO: Il confine di un attimo

AUTORE: Jessica Ann Redmerski

EDITORE: Fabbri

COLLANA: Fabbri Life

PUBBLICATO: 27/06/2013

PAGINE: 436

PREZZO: €14,90





TRAMA

Camryn Bennett, vent’anni, non è certo il tipo da restare ingabbiata in una vita ripetitiva sempre uguale a se stessa. Ma da quando il suo ragazzo è morto in un terribile incidente, niente sembra più importarle davvero … Dopo che anche la sua migliore amica le volta le spalle, Camryn salta su un autobus, con solo un telefono cellulare e una piccola borsa, decisa a fuggire da tutti coloro che la vogliono incasellare in una vita che non le appartiene. Nel viaggio incontra un ragazzo di nome Andrew Parrish, un tipo non molto diverso da lei, da cui si sente irresistibilmente attratta. Andrew vive la vita come se non ci fosse domani: la provoca, la diverte, la protegge, la seduce, le insegna ad assaporare ogni singolo momento e ad ascoltare le sue emozioni più profonde, i suoi desideri più veri e inconfessati. Ben presto diventa il centro della sua vita. Ma Camryn ha giurato di non lasciarsi andare mai più, di non innamorarsi mai più … E il segreto che Andrew nasconde li spingerà irrimediabilmente insieme o li distruggerà per sempre?



RECENSIONE

Voglio parlarvi di un libro che ho trovato particolarmente coinvolgente.
Il Publisher Weekly infatti di lui scrive: "La storia di Andrew e Camryn coinvolge i lettori in un viaggio unico, ricco di emozioni." E così è stato.

Sicuramente molti di noi, almeno una volta nella vita, avranno pensato di prendere il primo autobus e scappare lontano. Questo libro ci permette di farlo, insieme a Camryn e Andrew.
Cam è la tipica ragazza abituata ad una vita tranquilla e organizzata; Andrew invece è convinto che la vita vada vissuta a pieno, anche uscendo dagli schemi e soprattutto senza dover necessariamente agire secondo le noiose convenzioni sociali.
Sarà proprio Andrew ad insegnare pian piano a Cam, in un improvvisato viaggio all'avventura, a buttarsi nel gioco della vita.
Grazie ad Andrew, Cam inizierá a vivere davvero.

Trovo che il libro sia ben scritto. È scorrevole ,e difficilmente vi annoierete. È un racconto sempre dinamico, ed anche quando penserete di essere arrivati al famoso lieto fine, verrete sorpresi e vi ritroverete di fronte ad un qualcosa che sicuramente non avreste immaginato.
Purtroppo non posso dirvi nulla di più, perchè rischierei di rovinarvi l'80% delle emozioni che può darvi questo finale, ma vi garantisco che ne vale la pena.

Concludo con un plauso alla Redmerski, che scrive come si deve, permettendoci di immedesimarci totalmente nei due personaggi, di entrare nelle loro teste e di provare le loro stesse emozioni.

Buona lettura
LaCri

RECENSIONE: Scusa ma ti amo troppo


TITOLO: Scusa ma ti amo troppo

AUTORE:  Loretta Tarducci, Elisa Trodella

EDITORE: Newton Compton

COLLANA: Anagramma

PUBBLICATO: 08/08/2015

PAGINE: 315

PREZZO: €9,90










TRAMA 

Dopo la fine di una lunga storia, Stella passa molto del suo tempo tra casa e il negozietto vintage che gestisce con la sua amica Bea. Una sera, nonostante le iniziali resistenze, Bea la convince a imbucarsi a una festa in un locale milanese. Una volta lì, come spesso accade, Bea si eclissa e Stella viene avvicinata da Giulio. Ne è quasi infastidita, mentre lui si rivela audace e la invita a bere. Sfiancata dalla sua insistenza, Stella cede e fa per seguirlo al tavolo, ma ecco che un bello scivolone la fa finire a terra... Il goffo imprevisto scioglie l'imbarazzo iniziale e la serata procede per il meglio. Contro ogni previsione i due cominciano a frequentarsi e, nel giro di poco tempo, Stella lascia Milano e si trasferisce a Roma. Giulio è presissimo e Stella sembra mettercela tutta per far funzionare la storia, ma uno scherzo del destino la mette di fronte a una scelta davvero imprevista... Riuscirà a leggere dentro se stessa e ad ascoltare la voce del proprio cuore?

RECENSIONE

Di questo libro principalmente mi ha colpita una cosa, la scrittura a quattro mani che mi ha incuriosita tantissimo spingendomi a comprarlo. Ho avuto un’altra esperienza con un libro sempre scritto a quattro mani e non è stata delle migliori. Al contrario posso dire che proprio non sembra sia scritto a quattro mani, non c’è mai una differenza di scrittura e la cosa è più che positiva.
 La protagonista è Stella, carina, semplice, una persona normale direi che come tutti ha qualche difetto che cerca di celare. Lui invece è Giulio, un uomo che non definirei il classico protagonista maschile di un romanzo, al contrario, è stata una rivelazione, il primo uomo che permettetemi di definire “brutto” o meglio affascinante ed un uomo affascinante non è detto che sia bello. Ciò mi ha spaesata, cioè è davvero la prima volta, sono rimasta sconvolta, non volevo che ci fosse una storia tra loro, non volevo che il protagonista maschile del “mio libro” fosse brutto! Posso dirvi però che comunque il suo aspetto fisico nel corso del libro o meglio della lettura passa abilmente in secondo piano, almeno…
Non temete il bello di turno è presente anche in questo libro!
Il finale è la parte più bella o meglio, avrei preferito che finisse un capitolo prima, ma anche così non è male, a voi persone più normali e sdolcinate piacerà sicuramente tantissimo!
La lettura è leggera e scorrevole. Quindi lo consiglio a tutti coloro che per l’appunto non cercano un libro impegnativo.

Buona lettura

C.

lunedì 4 aprile 2016

RECENSIONE: Non cercarmi mai più

TITOLO: Non cercarmi mai più

AUTORE: Emma Chase

EDITORE: Newton Compton

COLLANA: Anagramma

PUBBLICATO: 27/11/2013

PAGINE: 286

PREZZO: €9,90

PREZZO TASCABILE: €5,90









TRAMA

Drew Evans è bello e arrogante, fa affari multimilionari nella società di famiglia e seduce le donne più belle di New York con un semplice sorriso.
Katherine Brooks è brillante, bella e ambiziosa. E quando viene assunta come nuova associata presso l'impresa di investimento bancario del padre di Drew, il focoso playboy entra in tilt. Il casanova che si credeva al riparo da qualsiasi tentazione d'amore è costretto, suo malgrado, a capitolare...
Eccoli dunque gli ingredienti per la storia d'amore del secolo: la competizione professionale e la sfida della seduzione, il desiderio travolgente e il sentimento profondo, lo scandalo e la confidenza.
Aggiungete il segreto più importante di tutti: un'intesa rovente dentro e fuori dalle lenzuola, e capirete perché Drew e Kate, nonostante tutti gli scherzi del destino, non possono fare a meno l'uno dell'altra.


RECENSIONE

Un libro che riesce ad essere esilarante e sensuale allo stesso tempo.
La trama, ad un primo impatto, potrebbe sembrare un po' banale, ma i due personaggi principali, tra situazioni complicate, imprevisti e colpi di scena, fanno sì che il romanzo sia talmente appassionante da non riuscire più a smettere di leggere.
La genialità di Emma Chase, secondo me, sta nell'aver deciso di affidare la narrazione in prima persona al protagonista maschile, Drew: bellissimo, di successo e che sprizza mascolinità da tutti i pori; insomma, il sogno di qualunque donna. Il nostro bel ragazzone, però, ha anche i suoi difetti: un po' arrogante, abituato ad avere chiunque e qualunque cosa voglia, è un uomo che salta alle conclusioni (sbagliate nella maggior parte dei casi) troppo facilmente. Ah, è anche un tipo abbastanza vendicativo (lo scoprirete leggendo il libro).
Per quanto riguarda Kate, la protagonista femminile, si riesce a capire molto del suo carattere anche se non le viene mai data la parola per quanto riguarda la narrazione: è una donna stupenda, intelligente e sa cosa vuole, ma è anche molto testarda, emotiva e fa penare il nostro amato Drew più di quanto sia necessario.
Le menti brillanti dei due protagonisti e l'attrazione che provano l'uno per l'altra danno luogo a scambi verbali (e non) divertenti e ad alta tensione sia emotiva che erotica. Infatti, in molte parti del libro la temperatura si fa bollente, ma l'autrice è riuscita a non oltrepassare quella linea sottile che c'è tra l'erotico e il volgare grazie soprattutto all'irriverenza e all'audacia dei pensieri di Drew.
Insomma, un viaggio all'interno della mente maschile che mai mi sarei aspettata di intraprendere e che rifarei altre cento volte. La Chase ha saputo trovare il giusto equilibrio tra romanticismo, ironia e sensualità; e tutto ciò giustifica appieno il grande successo a livello internazionale dei suoi romanzi.


Jessica Di Mauro

sabato 2 aprile 2016

RECENSIONE: Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto


AUTORE:  Kirsty Moseley      

 EDITORE: Newton Compton

COLLANA: Gli Insuperabili Gold

PUBBLICATO:  02/07/2015

PREZZO: €4,90

PREZZO ANAGRAMMA:  €9,90 












TRAMA
Amber Walker e suo fratello maggiore, Jake, hanno un padre violento. Una notte Liam, il migliore amico di Jake, la vede piangere, si arrampica attraverso la finestra della sua camera da letto ed entra per consolarla. Dopo quella prima sera il rapporto tra Amber e Liam cambia: pian piano l'innocenza e l'amicizia lasciano il posto all'attesa, ai malintesi e alle scintille. Liam passa da una ragazza all'altra, mentre Amber - ancora emotivamentesegnata dagli abusi subiti per mano di suo padre - preferisce concentrarsi sulla scuola, la danza e le amiche. Ma tra loro due la passione cresce in fretta e anche se il loro rapporto è da sempre basato sull'amicizia, quando Amber inizia a guardare il suo migliore amico sotto un'altra prospettiva saranno fuochi d'artificio! E come reagirà Jake, da sempre iper-protettivo nei suoi confronti, quando scoprirà che la relazione tra i due sta diventando qualcos'altro?


RECENSIONE
Voi non potete sapere quante volte ho avuto tra le mani questo libro mentre ero in libreria, alla fine lo posavo e compravo altre cose, non esagero dicendovi che davvero avrò girato e rigirato una trentina di volte. Leggevo sempre opinioni davvero positive ma a me non piaceva, questo titolo troppo lungo e questa copertina spenta, poi a mio parere questo titolo faceva capire troppo del libro, già mi aspettavo troppo e già sapevo troppo, vabbè alla fine l'ho comprato e gli ho fatto fare circa 2 mesi a casa, lo guardavo posato ma leggevo altri libri, proprio non  mi ispirava, finchè non mi sono decisa grazie ad alcuni lettori del blog e della pagina che mi hanno spinta a farlo. Devo però confessarvi che se la Newton Compton non avesse fatto la versione come dire "economica" non l'avrei ancora acquistato, ne sono certa.
Arriviamo al libro.
Chi è questo ragazzo che entra dalla finestra della camera di Amber tutte le sere per consolarla e cullarla? Liam, un ragazzo gentile, dolce, amorevole, ma anche bello e dannato come pochi. Lui, migliore amico di Jake (fratello di Amber), il ragazzo che mi ha davvero intenerito e innervosito, descritto con una maestria inaudita dall'autrice che vi farà affezionare inevitabilmente a questo personaggio e non potrete farne a meno. Lei, Amber, una ragazza come tante altre che ha un passato troppo pesante e che mi è piaciuta tantissimo. Una ragazza che cela un coraggio inaudito e che sfodera nel momento più opportuno, sbalordendo certamente il lettore.
Inizialmente credevo che il libro fosse scontato, la solita storia d'amore, invece è una storia avvincente, complicata, tutt'altro che scontata e posso dirvi che non può essere definita una storia leggera. E' toccante e ci saranno pagine che vi faranno sospirare, altre sorridere e diverse che vi faranno trattenere a stento le lacrime (vi assicuro che non piangere è stato davvero difficile).
Il libro è bellissimo, la scrittura scorrevole, la storia avvolgente e suggestiva. Non fate come me, il titolo è indubbiamente lungo ma non svela neanche un 1% della storia!
Lo consiglio a tutti, ma non aspettatevi una lettura spensierata.
Ne varrà la pena, ve lo assicuro!

Buona lettura
vi abbraccio

C.

venerdì 1 aprile 2016

RECENSIONE: Iniziò tutto con un bacio


AUTORE:  Miranda Dickinson

EDITORE: Newton Compton

COLLANA: Gli Insuperabili

PUBBLICATO: 17/04/2014

PAGINE: 341

PREZZO: €5,90










TRAMA

Romily lavora come autrice di musiche per la pubblicità e nel weekend si esibisce con una band ai matrimoni. Pochi giorni prima di Natale, dopo essersi lanciata in una disastrosa dichiarazione d'amore al suo migliore amico, incontra un affascinante sconosciuto tra le bancarelle del mercatino di Birmingham. Tutto accade in un attimo: i loro occhi si incrociano e, senza una ragione apparente, i due si scambiano un bacio appassionato. Un minuto dopo, l'uomo scompare e Romily, sopraffatta dall'emozione, non ha neppure il tempo di chiedere il suo nome. I mesi passano, ma per lei è impossibile dimenticare quel bacio. Così, con l'aiuto e il sostegno degli amici, decide di dedicare il suo ventinovesimo anno alla ricerca di chi, con un solo bacio, l'ha stregata. Per poter condividere i suoi pensieri e i suoi sentimenti crea un blog che, con il passare del tempo, ha sempre più successo, così come la sua carriera di cantate. Ma, nonostante le affannose ricerche, l'uomo del bacio sembra essersi dissolto nel nulla. Romily, ormai scoraggiata, ha quasi deciso di abbandonare il sogno di ritrovarlo, ma proprio in occasione di un importante matrimonio, tra la folla intravede l'affascinante sconosciuto, con un abito davvero elegante... Possibile che sia arrivata troppo tardi? I grandi amori non dovrebbero resistere a tutti gli scherzi del destino? O forse la risposta è un'altra e il vero amore è sempre molto più vicino di quanto si creda.

RECENSIONE
Cari lettori questo libro non mi ha convinta molto, mi spiego, la trama è indubbiamente carina e sicuramente l'idea è originale, ma purtroppo ho buone ragioni per dirvi che basterebbe leggere i primi capitoli e poi arrivare direttamente agli ultimi, senza perdere assolutamente nessun passaggio.
E con questa prima frase ho detto tutto...
La storia è molto leggera senza dubbio e la scrittura tutto sommato scorrevole, il problema principale è che questo libro si fa leggere da solo perché inizialmente cattura molto, ma ci si stufa immediatamente dopo. Sono fatti irrilevanti che leggi in fretta tanto per capire come finisce il libro, che poi non finisce mai dato che viene allungato, allungato ed ancora allungato.
Non mi è piaciuto perché ho avuto la netta sensazione che l'autrice avesse scritto circa 40 pagine interessanti che di fatto racchiudevano tutta la storia e poi fosse stata "costretta" a scrivere le restanti 300.
Non ho nient'altro da dirvi.

Vi abbraccio

C.

P.S: alla fine del libro è stato scritto e cito: "[...], una commedia perfetta per tutte le amanti di Sophie Kinsella." , NON DIREI PROPRIO!