martedì 8 marzo 2016

RECENSIONE: Abbaiare stanca


TITOLO: Abbaiare stanca

AUTORE: Daniel Pennac

EDITORE: Salani

COLLANA: Gl’istrici Salani

PUBBLICATO: 01/01/1993

PAGINE: 192

PREZZO:  €8,50










TRAMA

Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Morì. Io piansi. Molto. Ecco cosa dice Daniel Pennac, l'innamorato dei cani. Quando avremo letto la storia del Cane, sapremo non solo tutto sul suo mondo. ma impareremo anche molto su quello degli uomini: come appariamo agli occhi del cane. quanto dobbiamo venir ammaestrati.



RECENSIONE

E' la prima volta che faccio la recensione di un libro che ho letto ben più di una volta. La prima molti anni fa, ero una bambina che amava gli animali e questo libro è rimasto così tanto nel mio cuore che negli anni l'ho letto e riletto senza sosta. Ogni tanto lo riprendo, ormai ci metto pochissimo a finirlo, lo conosco a memoria, ma questo non mi impedisce di emozionarmi ogni volta ripercorrendo la commovente storia del Cane.

Il Cane, il cucciolo protagonista della storia si chiama proprio così per volontà precisa della sua padroncina capricciosa che, una volta ottenuto l'animaletto che voleva, se ne dimentica ben presto preferendo gli amici e la sua vita spensierata all'occuparsi di una creatura che ha bisogno di cure ed amore.
E' così che Il Cane resta in balìa dei genitori della piccola Mela (la sua padroncina), che lo amano ben poco e si occupano di lui come di qualcosa che pesa loro enormemente.

Questa è la storia di un cagnolino che nasce brutto, molto brutto, rischia una morte orribile e si ritrova abbandonato a se stesso, finendo in un canile per poi venire adottato da una famiglia che in realtà non lo vuole. Dai suoi occhi osserveremo il suo mondo, dalle sue orecchie ascolteremo le strane voci degli umani e dal suo naso ci immergeremo in un universo fatto di odori e di piste.

E' evidente che il libro sia stato scritto da un vero amico degli animali che sa leggere nel loro cuore e nella loro anima, qualcuno che è stato in grado di descrivere ogni cosa dallo straordinario punto di vista di un cane, mettendosi nei suoi panni. Questo può far riflettere i bambini (ai quali il libro è destinato) ma anche e soprattutto gli adulti.

Lo stile molto semplice e divertente è costruito appositamente per permettere ai piccoli di leggerlo ed innamorarsene, sono assolutamente sicura che ogni bambino amante degli animali adorerà questa storia alla follia e si commuoverà leggendo del bellissimo finale, ma imparerà anche molto, innanzitutto il rispetto che si deve al proprio cucciolo, l'affetto incondizionato e la fedeltà che questi ci può regalare.

Ho parlato di bambini, questo è vero, ma lo stile di Daniel Pennac in “Abbaiare Stanca” può essere apprezzato anche da un adulto che abbia voglia di immergersi nella meravigliosa storia di un cagnolino coraggioso e fedele, la trama non è per nulla infantile e può essere goduta dai grandi come dai piccoli.

Se non avete mai avuto occasione di avere per le mani questo piccolo grande libro io vi consiglio di leggerlo, soprattutto se siete innamorati degli animali, perché sono convinta che conquisterà un posto speciale nel vostro cuore.

Buona lettura
E.


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