giovedì 31 marzo 2016

RECENSIONE: Inès dell'anima mia



TITOLO: Inès dell'anima mia

AUTORE: Isabel Allende

EDITORE: Feltrinelli

COLLANA: Universale economica

PUBBLICATO: 07/10/2013

PREZZO: €9,50












TRAMA

lnés de Suàrez nasce all'inizio del Cinquecento in Spagna. lnés sposa, contro la volontà della famiglia, Juan de Malaga, che presto la abbandona per cercare fortuna nel Nuovo Mondo. La giovane non si dà per vinta e, con i soldi guadagnati ricamando, si imbarca anche lei. Giunta in Perù, cerca invano il marito, morto in battaglia; riprende a lavorare come sarta fin quando incontra Pedro Valvidia, un seducente hidalgo, fuggito da un matrimonio deludente e venuto a combattere per la Corona spagnola. La passione infiamma lnés e Pedro che si mettono alla guida di pochi volontari attraverso un deserto infernale, combattono indigeni incattiviti e giungono infine nella valle paradisiaca dove fondano la città di Santiago. Non senza il malcontento di alcuni coloni, cresce la sua autorità a fianco di Pedro, divenuto governatore.


RECENSIONE

Libro molto interessante ed originale, è la storia vera di Inès de Suàrez, l'unica donna che partecipò attivamente alla conquista del Cile. Trattandosi di storia Sudamericana la trama mi ha attirato molto perché narra anche dello sterminio di civiltà antiche come Aztechi, Inca, Maya...
La Allende non delude mai, devo proprio dirlo. La sua protagonista, della quale racconta prendendo spunto dal suo diario per poi aggiungere solamente un tocco di fantasia alla narrazione senza però mai esagerare, è una forza della natura, una donna coraggiosa, indipendente, anticonformista per i suoi tempi. Penso che conoscere la sua storia sia davvero importante, invece è rimasta un po' nell'oblio ed un ringraziamento speciale va alla Allende per averla tirata fuori ed avercela fatta conoscere.
Lo stile è come sempre raffinatissimo, scorrevole, piacevole, impeccabile. Questa autrice mi piace nelle descrizioni calzanti e minuziose che però non appesantiscono affatto la lettura, mi piace per l'eleganza con la quale descrive le scene d'amore ed è incredibile come riesca a non essere mai nemmeno lontanamente volgare pur senza risparmiarsi i particolari. Penso che sia davvero una delle migliori scrittrici ad oggi esistenti.
Ovviamente per ciò che riguarda la trama la Allende si è inventata poco come lei stessa ammette nelle prime pagine del libro, più che altro è una piacevolissima cronaca della vita di Inès che merita assolutamente di essere conosciuta. In fondo è quasi un libro di storia, ma avvincente ed interessante, che ha il gran merito di raccontare a tutti uno spezzone della storia Sudamericana dall'importanza (come sappiamo) cruciale, e non solo, è un inno alle donne ed una dimostrazione lampante delle loro capacità.
 Chi ama i libri di Isabel Allende come me si appassionerà certamente a questa bella lettura.

Consigliatissimo


E.

RECENSIONE: Ti lascio ma restiamo amici


AUTORE:  Molly McAdams

EDITORE: Newton Compton

COLLANA: Anagramma

PUBBLICATO: 07/05/2015

PAGINE: 504

PREZZO: €9,90

PREZZO GOLD: €4,90










TRAMA

Harper ha diciotto anni ed è cresciuta in una base militare, sotto la rigida supervisione di suo padre, un marine severo e poco comunicativo. Ma finalmente è riuscita a spuntarla: farà l'università a San Diego, all'altro capo del Paese, e potrà così cominciare a vivere  la vita a modo suo, sperimentando cose di cui ha sempre solo sentito parlare. Grazie alla sua nuova compagna di stanza, Harper viene introdotta in un mondo di feste, bei ragazzo, nuove emozioni. Si ritrova però ben presto con il cuore diviso a metà: è innamorata di Brandon, il suo fidanzato, praticamente il ragazzo perfetto, e contemporaneamente prova una fortissima attrazione per Chase, il fratello della sua compagna di stanza, che invece non sembra affatto "perfetto". Nonostante provengano entrambi da storie difficili, tutti e due adorano Harper e farebbero pazzie per lei, compreso un passo indietro se questo potesse aiutarla a essere felice...


RECENSIONE

Inizio subito dicendovi che questo libro ha creato delle vere discussioni sul web  ed il motivo è più che valido. Io stessa potrei iniziare e non terminare più il discorso dati gli innumerevoli aspetti negativi e positivi, quindi iniziamo.
Non ho trovato fin da subito carina l’idea dell’autrice di racchiudere nella figura di Harper, questa ragazza di 18 anni, un passato così duro e di fatto doloroso, cioè sono arrivata a credere che capitassero davvero tutte a lei e vi assicuro che in questo la scrittrice ha davvero esagerato, ma non ha ecceduto solo nei lati negativi, bensì anche nei positivi, infatti Harper è bella, intelligente, socievole, aperta, simpatica (in pratica tutti lei li ha i pregi), ma ciò non è sufficiente perché ci sono due ragazzi, definiti i più belli dell’Università, che guarda caso entrambi hanno un debole per lei, ma cosa dico un debole sono follemente innamorati di lei. Questi due ragazzi sono Brandon e Chase, amici ma non più di tanto, piuttosto coinquilini. Entrambi ovviamente di una bellezza eterea e con due caratteri fondamentalmente diversi .
Alla fine la spunta Brandon conquistando il posto da fidanzato, ma è lì che arriva il bello e che comincia il fulcro del libro. Inizialmente vi appassionerà e sarà un susseguirsi di sorprese finchè, SBAM! Immaginate che l’autrice vi faccia cadere un vaso di cemento, con tanto di terra e fiori in testa, ho reso l’idea? Bhè, la sensazione è più o meno quella. La bastardata colossale fatta da Molly McAdams, mi ha fatto odiare profondamente questa autrice (infatti non comprerò mai più un suo libro!).
Ho pianto per la prima volta davanti ad un libro, ma pianto proprio a singhiozzi! E’ stato un dolore profondo che inizialmente ero incapace di spiegare e che ha praticamente bloccato la mia lettura, non sono più riuscita ad andare oltre. Ovviamente non è da me lasciare un libro a metà, quindi comunque l’ho finito a leggere, ma per sommi capi, tanto per capire come fisse. (E finisce davvero male!)
Oggi con una mente più lucida, sono arrivata a capire che quel dolore è stato provocato dalla bravura di questa scrittrice, che era stata capace di farmi immergere nel libro senza che io me ne rendessi conto.
Il libro di primo impatto mi era piaciuto e anche tanto, (fino alla bastardata), poi ovviamente avevo cambiato opinione ed ho tentato di denigrarlo come e ovunque mi fosse possibile. Oggi vi dico che c’è una versione “economica” del libro e avete la possibilità di comprarlo a meno di 5€.
Io lo consiglio a tutti coloro che non hanno paura di piangere, perché se ha fatto piangere me, vi assicuro che non scappa nessuno! E’ un libro ben scritto ed è davvero coinvolgente e scorrevole, ha solo quella piccola pecca che potrete capire e scoprire solo leggendolo.

Buona lettura!


C.

mercoledì 16 marzo 2016

RECENSIONE: Mi manchi troppo per dimenticarti


TITOLO: Mi manchi troppo per dimenticarti

AUTORE: Valeria Luzi

EDITORE: Newton Compton

COLLANA: Anagramma

PUBBLICATO: 28/10/2015

PAGINE: 276

PREZZO: €9,90










TRAMA

Dopo anni di litigi, il grande chef Michael Di Bella è finalmente riuscito a conquistare la sua migliore amica/nemica. Lui e Susi vivono insieme a Manhattan e hanno già fissato la data del matrimonio. Ma cosa può succedere se un incidente molto particolare cancella dalla memoria della futura sposa gli ultimi dieci anni della sua vita, riportandola ai tempi dell'adolescenza? E non c'è niente di più difficile e faticoso che riconquistare il cuore di una ragazza testarda e capricciosa come Susi Gentile. Eppure, proprio quando Michael sta per perdere la speranza, ecco che un inatteso colpo di scena riaccenderà la passione tra i due...


RECENSIONE

Inizio dicendovi che parlo personalmente nel dirvi che sono abituata a leggere libri di questo genere la cui narratrice è solitamente la protagonista femminile, o al massimo il libro viene narrato alternando i capitoli uno scritto dal protagonista maschile e l’altro da quello femminile. Questo libro è stata una scoperta riguardo ciò dato che il protagonista maschile è anche il narratore della storia, l’unico. Non è sicuramente una cosa rilevante per una recensione ma va detto, dato che ho molto apprezzato questo dettaglio, percepito da me come una cosa nuova ed insolita.
I protagonisti principali sono Michael Di Bella noto chef di fama mondale e Susi Gentile anch’essa volto noto alla TV e chef. A me è piacito Michael, anche se per i miei gusti è troppo sdolcinato e melenso, al contrario Susi a me non è piaciuta affatto! Non c’è una vera motivazione per cui non ho apprezzato questo personaggio, a me non è piaciuto. Invece mi è piaciuta tantissimo Sophia nipotina di Susi.
Il libro inizia con una scena che a me è sembrata proprio il finale del libro, mi è piaciuto perché mi ha totalmente disorientata e a quel punto non sapevo più cosa aspettarmi. Talvolta l’autrice è entrata troppo nei dettagli facendo trapelare quelli che erano i presupposti per un giallo e aimè non mi sono stupita né sorpresa quando l’arcano è stato svelato. C’è poi una parte religiosa, spirituale che ho trovato particolarmente appropriata, innovativa e che mi è piaciuta tantissimo, forse è la componente che mi è piaciuta di più e che sostanzialmente credo sia il primo romanzo in cui la trovo.  Non ho molto altro da dirvi perché la storia è carina, il libro ben scritto, scorrevole e coinvolgente, il finale è commovente ed emozionante.
Fondamentalmente però è una storiella molto leggera adatta a chi non vuole una lettura troppo dura, reale, è un libro un po’ se vogliamo frivolo. Certo però che Valeria Luzi è una scrittrice Italiana e la sua decisione di ambientare la sua storia fuori dall’Italia mi ha un po’ delusa, anche se l’Italia è più che presente nel romanzo ma preferivo assumesse un altro ruolo. D’altronde però l’autrice ha fatto davvero moltissime esperienze all’estero, ciò mi porta a credere che abbia lasciato il cuore in uno di quei luoghi e credo anche che abbia una vera passione per i viaggi, detto ciò giustifico questa che per me è una piccolissima pecca.

Buona lettura


C.

domenica 13 marzo 2016

RECENSIONE: Hunger games


TITOLO: Hunger games

AUTORE: Suzanne Collins

EDITORE: Mondadori

COLLANA: Oscar grandi bestsellers

PUBBLICATO: 13/05/2013

PAGINE: 370

PREZZO:  €13,00










TRAMA

Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience.



RECENSIONE

Devo confessare che prima di leggere questo libro ho guardato il film ad esso ispirato, che certamente non mi è soltanto piaciuto, mi ha lasciata con il fiato sospeso fino alla fine.
Come spesso accade, il libro è anche meglio del lungometraggio. Narrato in prima persona dalla  protagonista, ci dà l'accesso ad un mondo terrificante che l'autrice sa rendere talmente reale da farci arrivare ogni sensazione, ogni sentimento con una forza disarmante.

Katniss non è la protagonista più simpatica del mondo, questo è vero, è introversa, inflessibile, complicata, ma di certo la sua storia potrà far apprezzare il suo modo di essere e quello che farà una volta finita in un'arena nella quale uccidi o vieni ucciso. Non ho trovato nulla di scontato nella sua avventura, né nel mondo descritto dalla Collins, di certo l'idea di base è chiaramente ripresa da altri romanzi, ma tutto l'annesso è davvero originale.

Sono rimasta piacevolmente sorpresa dall'anima dei personaggi, dalla forza innegabile di alcune scene che, si nota chiaramente, sono state scritte con il cuore, mi sono sentita proiettata anche io nell'arena degli Hunger Games ed ho provato l'ansia di Katniss a pochi secondi dall'inizio dei giochi.

E' un libro scorrevole che può essere anche crudo e, a differenza di molti altri distopici che mi è capitato di leggere ultimamente, questo qui ha un suo perché, ha una vita propria ed una plausibilità inquietante perché rimanda ai reality show tanto popolari al giorno d'oggi, ma una versione di questi degenerata che ricorda un po' gli antichi duelli dei gladiatori al Colosseo, spietati, brutali, con tanto di belve (estremamente futuristiche).

Dimenticavo che l'autrice ha trovato in tutto questo caos anche lo spazio per inserire (sapientemente) una storia d'amore che può lasciare con un po' d'amaro in bocca, ma che a mio parere è fondamentale per la riuscita di un finale che farà trattenere il fiato.

Che altro dire?
A me è piaciuto, l'ho adorato e sono stata impaziente di tuffarmi nella lettura del seguito che, vi avverto fin da ora, assumerà sempre di più un sapore politico, cosa che secondo me è logica, consequenziale alla trama di questo primo libro della trilogia, ma proprio per questo interessante e coinvolgente.

Voi che amate le distopie e non avete ancora letto Hunger Games, che cosa aspettate?


Buona lettura

RECENSIONE: Il cassetto di Piera


TITOLO: Il cassetto di Piera

AUTORE: Anna Gianfelici

EDITORE: Duende

PUBBLICATO: Gennaio 2014

PAGINE: 110

PREZZO:  €14,00

Dove si può acquistare online: www.ibs.it/code/9788897884125/gianfelici-anna/cassetto-piera.html












IL CASSETTO DI PIERA
(Anna Gianfelici)

TRAMA

Piera è una ragazza solare, colta e ambiziosa. Ecco perché, quando l’azienda di famiglia è costretta a chiudere i battenti, non si perde d’animo e decide di rimettere in gioco la sua vita inventandosi un nuovo mestiere: un catering “su misura” con menu che rispecchiano i gusti e il carattere dei clienti. Gli inizi sono difficili ma Piera non si arrende e un giorno, nel cassetto di un vecchio comò nella casa dei nonni, disabitata da anni, trova un libriccino scritto a mano pieno di antiche e rare ricette. Da quel momento il suo destino si intreccia con quello di altri personaggi, in un susseguirsi di eventi sempre più rapido e incalzante, culminando in un finale inaspettato. La scrittura limpida e musicale di Anna Gianfelici ci introduce così nella vita di Piera, disegnando un itinerario sentimentale e gastronomico attraverso i suggestivi territori marchigiani, ricchi di storia, tradizione, cultura, che solleticherà il palato di ogni lettore, anche il più esigente.


RECENSIONE

Ho impiegato pochissimo a leggere questo libro che ho trovato estremamente interessante e particolare. Vi dico subito che si tratta di una storia d'amore, una favola moderna della quale ogni tanto si avverte il bisogno, soprattutto nei momenti di sconforto, per allietarci un po'.

La bella protagonista, Piera, cerca di realizzarsi nel suo lavoro ed ha talento, molto talento. La minuziosa descrizione dei cibi e dei dettagli raffinati dell'organizzazione degli aventi ci proiettano in un mondo allegro e piacevole e non nascondo che spesso e volentieri mi hanno anche fatto venire fame.

La vita della protagonista però non è così completa come sembra. Nonostante la sua avvenenza Piera è single e non riesce a trovare il suo principe azzurro. A dispetto di questo però non si perde d'animo e dà tutta se stessa nel suo lavoro, cercando di non perdere la fiducia.
La svolta nella trama la dà il ritrovamento di un antico libro di ricette, ricette davvero molto particolari, frutto di un'attenta e rigorosa ricerca dell'autrice.

C'è tutta una parte dedicata alla raccolta di queste ricette di cucina, riportate fedelmente tanto da poter essere riprodotte, ecco perché questo libro è così diverso dagli altri dello stesso genere, è un connubio ben costruito di romanzo e libro di cucina. La storia di Piera lascia spazio all'arte culinaria  antica. Sono ricette reali, descritte con tanto di ingredienti, misure e procedimento, che possono anche dare idee per nuovi piatti interessanti.

Ho apprezzato molto la costruzione della trama ed il lieto fine dà un tocco di dolcezza come fosse il dessert alla fine di un ricco pranzo.

Consigliato
 E.

martedì 8 marzo 2016

RECENSIONE: Cuore di ciccia


TITOLO: Cuore di ciccia

AUTORE: Susanna Tamaro

EDITORE: Mondadori

[Versione attuale]

EDITORE: Giunti Junior

COLLANA: Biblioteca Junior

PUBBLICATO: 18/10/2011

PAGINE: 192

PREZZO: €7,90




TRAMA
Michele è un bambino grasso, che ha come unico amico il frigo Frig. La mamma di Michele è una donna molto bella, magra e in perfetta forma e non accetta il corpo di suo figlio, non riesce a capire per quale motivo sia così grasso: più fa ginnastica, più Michele ha fame. Lei non può sapere che Frig racconta delle bellissime storie e che la solitudine di Michele sembra meno brutta quando lo apre. Frig, un giorno, decide che anche Michele è un eroe e lo nomina cavaliere con il nome di Cuore di Ciccia. La mamma decide di rinchiudere Michele all'Istituto Acciughini, un luogo dove i bambini diventano magri come grissini, e da quel momento... Una tematica attualissima, quella dell'obesità infantile vissuta come uno scudo protettivo contro la solitudine, raccontata con estrema ironia, fantasia, profondità.

RECENSIONE

Adorabile.
Non trovo un termine più efficace per descrivervi “Cuore di Ciccia”. Questo è uno di quei casi strani in cui il libro è destinato ai bambini, ma la cui trama parla chiaramente agli adulti.
La storia è praticamente una favola per nulla scontata, molto originale, avvincente e assolutamente significativa, nella quale la solitudine è il tema principale.

E' proprio dalla solitudine che scaturiscono i guai del nostro simpaticissimo protagonista, Michele, che ha problemi di peso e la cui mamma insiste per metterlo a dieta senza capire il motivo reale che spinge suo figlio ad ingozzarsi ed ingrassare. Qui l'autrice sembra gridare “Mamma! Ma non ti accorgi che stai lasciando solo il tuo bambino!? Non vedi che soffre!?”.

Sì, perché Michele soffre moltissimo, ma per far contenta la sua mamma si tiene tutto dentro e la sua sola valvola di sfogo è il frigorifero, suo unico amico, che lo consola dandogli da mangiare durante i lunghi pomeriggi che il bambino trascorre nella più completa solitudine. Michele è un bimbo gentile, davvero adorabile, che farebbe di tutto pur di non far soffrire chi lo ama, ma è intrappolato in una vita monotona e vuota. E' troppo piccolo per essere lasciato a se stesso e troppo altruista per chiedere alla sua mamma di lavorare meno e stare di più con lui.

E così il povero Michele finisce in un orribile istituto per bambini grassi dal quale però decide di fuggire, e da qui comincerà un'avventura fantastica (nel vero senso della parola!) ed impressionante che lo porterà a scoprire delle verità incredibili... vi anticipo solo questo: il vero nemico della felicità si nasconde negli abissi più profondi.

Davvero molto molto simpatico, divertente, scorrevole, ricco di tematiche molto attuali e, vi potrà sembrare strano, ma alcune cose potranno essere capite a pieno solo ad una seconda lettura, ecco perché vi dico che è certamente un libro per bambini, ma nasconde un'anima che parla direttamente agli adulti che sanno ascoltare. Credetemi, se deciderete di leggerlo non ve ne pentirete, anche se siete molto al di sopra dell'età consigliata!

Buona lettura

E.

RECENSIONE: Abbaiare stanca


TITOLO: Abbaiare stanca

AUTORE: Daniel Pennac

EDITORE: Salani

COLLANA: Gl’istrici Salani

PUBBLICATO: 01/01/1993

PAGINE: 192

PREZZO:  €8,50










TRAMA

Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po' cane anch'io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Morì. Io piansi. Molto. Ecco cosa dice Daniel Pennac, l'innamorato dei cani. Quando avremo letto la storia del Cane, sapremo non solo tutto sul suo mondo. ma impareremo anche molto su quello degli uomini: come appariamo agli occhi del cane. quanto dobbiamo venir ammaestrati.



RECENSIONE

E' la prima volta che faccio la recensione di un libro che ho letto ben più di una volta. La prima molti anni fa, ero una bambina che amava gli animali e questo libro è rimasto così tanto nel mio cuore che negli anni l'ho letto e riletto senza sosta. Ogni tanto lo riprendo, ormai ci metto pochissimo a finirlo, lo conosco a memoria, ma questo non mi impedisce di emozionarmi ogni volta ripercorrendo la commovente storia del Cane.

Il Cane, il cucciolo protagonista della storia si chiama proprio così per volontà precisa della sua padroncina capricciosa che, una volta ottenuto l'animaletto che voleva, se ne dimentica ben presto preferendo gli amici e la sua vita spensierata all'occuparsi di una creatura che ha bisogno di cure ed amore.
E' così che Il Cane resta in balìa dei genitori della piccola Mela (la sua padroncina), che lo amano ben poco e si occupano di lui come di qualcosa che pesa loro enormemente.

Questa è la storia di un cagnolino che nasce brutto, molto brutto, rischia una morte orribile e si ritrova abbandonato a se stesso, finendo in un canile per poi venire adottato da una famiglia che in realtà non lo vuole. Dai suoi occhi osserveremo il suo mondo, dalle sue orecchie ascolteremo le strane voci degli umani e dal suo naso ci immergeremo in un universo fatto di odori e di piste.

E' evidente che il libro sia stato scritto da un vero amico degli animali che sa leggere nel loro cuore e nella loro anima, qualcuno che è stato in grado di descrivere ogni cosa dallo straordinario punto di vista di un cane, mettendosi nei suoi panni. Questo può far riflettere i bambini (ai quali il libro è destinato) ma anche e soprattutto gli adulti.

Lo stile molto semplice e divertente è costruito appositamente per permettere ai piccoli di leggerlo ed innamorarsene, sono assolutamente sicura che ogni bambino amante degli animali adorerà questa storia alla follia e si commuoverà leggendo del bellissimo finale, ma imparerà anche molto, innanzitutto il rispetto che si deve al proprio cucciolo, l'affetto incondizionato e la fedeltà che questi ci può regalare.

Ho parlato di bambini, questo è vero, ma lo stile di Daniel Pennac in “Abbaiare Stanca” può essere apprezzato anche da un adulto che abbia voglia di immergersi nella meravigliosa storia di un cagnolino coraggioso e fedele, la trama non è per nulla infantile e può essere goduta dai grandi come dai piccoli.

Se non avete mai avuto occasione di avere per le mani questo piccolo grande libro io vi consiglio di leggerlo, soprattutto se siete innamorati degli animali, perché sono convinta che conquisterà un posto speciale nel vostro cuore.

Buona lettura
E.


sabato 5 marzo 2016

RECENSIONE: Tutti i difetti che amo di te


TITOLO: Tutti i difetti che amo di te

AUTORE: Anna Premoli

EDITORE: Newton Compton

COLLANA: Gli insuperabili Gold

PUBBLICATO: 02/07/2015

PREZZO:  €4,90

PREZZO (Collana: Anagramma): €9,90

PREZZO EBOOK: €3,99








TRAMA

Mettere i bastoni tra le ruote alla sua famiglia è una vera arte per Ethan Phelps. Perfezionata con cura nel corso degli anni. Quando suo padre muore all'improvviso, senza lasciare alcun testamento, la situazione precipita perché il ragazzo eredita, insieme al fratello maggiore, le quote della Phelps&Phelps, multinazionale quotata in borsa e ancora sotto il controllo della famiglia. Il giorno in cui Ethan irrompe durante una riunione degli azionisti completamente ubriaco, la famiglia si convince della necessità di intervenire per salvaguardare lui e la sua quota azionaria, che garantisce loro di avere la maggioranza. Il tribunale nomina quindi un amministratore del suo patrimonio, ma sarà solo il primo di una lunga serie, perché Ethan è bravissimo a farli fuggire, uno dopo l'altro. Quando anche il terzo rassegna le dimissioni, il giudice incaricato del caso decide di tentare una strada diversa, e invece di nominare uno dei soliti professionisti, chiama Sara di Giovanni, la cui specializzazione sono i brevetti aziendali. Ma Sara ha il grande vantaggio di essere determinata e, al contrario degli altri, di avere una vita privata che non la rende ricattabile. La collaborazione tra lei ed Ethan inizia a suon di reciproci dispetti, ma è destinata a evolversi in qualcosa di ben più complicato ed eccitante...


RECENSIONE

Letto il libro, non mi stupisco che Anna Premoli  abbia vinto il Premio Bancarella.
Ho iniziato a leggere questo libro sostanzialmente colpita dal fatto che per l’appunto l'autrice fosse la vincitore di un premio (anche se avevo già letto altri suoi libri), ma a dirla tutta mi ha presa e allo stesso tempo annoiata. Giustamente ora vi starete chiedendo: “Com’è possibile? Ciò che dici non ha alcun senso.”, al contrario vi assicuro che è stato proprio così. Mi piaceva e mi teneva incollata, ma allo stesso modo lo trovavo scontato.
Poi mi sono resa conto che pian piano il libro prendeva forma, e che a tenermi incollata era stata la scrittura scorrevole, ironica e divertente dell’autrice. Pian piano la storia mi ha coinvolta, non facendomi sembrare più così scontata Sara, anzi a dir la verità il suo personaggio mi è piaciuto sempre di più pagina dopo pagina, un carattere notevole già dalle prime righe, ma una figura femminile molto più insolita, rispetto a tanti altri romanzi, che esce fuori solo dopo qualche capitolo. Il personaggio di Ethan mi è piaciuto tantissimo, e più della sua fisicità e della sua estetica (perché praticamente quest’uomo è descritto come un adone, un dio greco a tutti gli effetti), ciò che davvero lo rende irresistibile è il suo carattere, la sua ostinatezza, testardaggine e l’intelligenza utilizzata per mascherare il suo intelletto. Già, Ethan è ricco, bello e dannato, ma ha bisogno di un amministratore di sostegno, perché nessuno è perfetto!
Ho riso e sorriso moltissimo tra le pagine di questo libro. Un libro che non può assolutamente essere definito “libretto”, è stracolmo di cultura che viene fuori dagli infiniti paragoni, dalle citazioni e nei dialoghi. Quei richiami sottili all’inferno di Dante, quegli accenni alle storie d’amore più complicate che hanno creato un precedente a tutte quelle storie moderne, come ad esempio la storia di Lancillotto e Ginevra, e poi se volete farvi una cultura sui film d’amore classici è il libro perfetto, a cominciare con Pretty Woman per finire con Harry ti presento Sally, ma tranquilli anche Rocky e Rambo non scherzano. Ancora rido!
Dovete leggerlo, è di una tenerezza infinita ed altrettanto ironica. E’ ciò che può essere definito un mix perfetto o un vincitore di un premio bancarella.
Parliamo del finale? Probabilmente il più bello che io abbia mai letto, mi ha accontentata al 200% e ciò non è affatto facile, ho da ridire praticamente su qualsiasi cosa, ma non in questo caso.
Questo libro è un mistero che deve essere svelato, e a svelarlo dovrete essere voi.
Lo consiglio vivamente a tutti.

Un abbraccio
C.

P.S: Anna, quest’anno Leonardo Di Caprio ce l’ha fatta, ha vinto quel tanto atteso Oscar!


RECENSIONE: Nonostante tutto ti amo ancora


TITOLO:  Nonostante tutto ti amo ancora

AUTORE: Samantha Towle

CASA EDITRICE: Newton Compton Editori

COLLANA: Anagramma

PUBBLICATO: 27/01/2016

PAGINE: 316

PREZZO: 9,90€










TRAMA

Mia Monroe sta scappando. Da una persona che le ha fatto del male. Da un passato che vuole tenere nascosto. Non ha più fiducia nel futuro.
Jordan Matthews ama le cose facili. Le donne facili. La vita facile. Poi incontra Mia. Lei è a pezzi e ha sulle spalle il peso più grande che una persona possa sostenere. Ma più Jordan conosce Mia, più si ritrova, per la prima volta nella sua vita, a volere con tutto se stesso qualcosa… qualcuno… lei. E allora la vita non è più così facile. Jordan è tutto ciò che Mia non dovrebbe volere. Un ragazzo poco raccomandabile, arrogante, con un passato da giocatore d’azzardo e un presente da cinico donnaiolo. Eppure Mia se ne innamora. E allora il passato da cui cercava di fuggire sembra raggiungerla…


RECENSIONE

Beh mi sono ritrovata a comprare questo libro quasi per caso. La copertina non era sicuramente nuova, dato che già appena uscito ha riscosso un successo enorme su tutti i social, e così l’ho comprato anch’io!
La storia non è delle più leggere anzi, al contrario è sicuramente molto attuale e veritiera, ma altrettanto dura, cruda, dolorosa, drammatica e amara. Credo che sia un libro scritto con grande maestria, è scorrevole e trasmette delle emozioni inaspettate. La scrittura di Samantha Towle mi ha lasciata esterrefatta, la capacità di questa autrice di trasmettere un dolore così forte utilizzando la sua penna e la mia immaginazione mi ha lasciata interdetta.
Il personaggio di Mia è assolutamente perfetto e, anche se non mi sono trovata pienamente d’accordo con l’autrice inizialmente, anche lì mi sono dovuta ricredere. La sua forza riguardo alla sua reazione contraria, uscita fuori nell’esatto momento in cui io avrei scommesso la mia mano sul fuoco, quell’esasperazione descritta così sapientemente e quelle bugie che proprio non potevo immaginare, hanno fatto sì che mi innamorassi del suo personaggio e tifassi per lei. Le scene più “spinte”, se così vogliamo chiamarle, che in un racconto del genere sono aimè inevitabili, sono state “soft”, non le ho mai trovate volgari o troppo esplicite e questo mi è piaciuto molto, è ciò di cui ha bisogno un libro del genere, di focalizzare l’attenzione sulla storia emotiva senza mai inciampare nel volgare che avrebbe comunque condotto il lettore in un altro genere letterario che suscita emozioni sicuramente diverse. E’ un romanzo rosa e non un new adult.
L’incontro di Jordan è stato piacevole e le pagine che volevano essere scritte di proprio pugno da quel che poi è il protagonista maschile mi hanno fatta sbellicare dalle risate ( anche se talvolta ho trovato delle parti da lui descritte per me eccessivamente volgari ed esplicite, ma molto adatte al personaggio e alla sua età). La storia di questo ragazzo è affascinante e non vi nego che quest’ultimo è reso proprio attraente dalla sua vita passata. Cosa posso dirvi, l’amore di Jordan per Dozer, il suo adorato cane, è davvero commovente ed il rapporto che ha con la figura paterna è davvero ammirevole.
Devo poi dire che da qualche parte l’autrice si è tradita facendomi giungere a conclusioni prima ancora di leggerne il seguito, ma ciò non mi ha infastidita.
Per il resto è una storia d’amore tra due persone agli antipodi che io personalmente non avrei mai neanche immaginato.
Il finale è davvero eccezionale, inaspettato e  coinvolgente, non avrei neanche sperato in un finale migliore!

Lo consiglio a tutte quelle donne che hanno problemi a fidarsi, che sono stanche di leggere i soliti libri in cui la protagonista è perfetta ed ha una vita perfetta, con una professione perfetta, ecc ecc… Lo consiglio a quelle persone che si sentono potenti e poi in realtà non lo sono, e a tutti quelli che invece si sentono deboli, perché in realtà basta la volontà per reagire, tutti sono forti ma pochi hanno il coraggio di esserlo davvero.

Immergetevi in questa lettura e non ve ne pentirete, ve lo assicuro!
Vi abbraccio
C.